Incontro 11 aprile 2021

Bari | 25 Apr 2021

Domenica 11 aprile sulla piattaforma Jitsi si è tenuto il nostro incontro di gruppo, dedicato al 3° capitolo dell’enciclica Laudato Si’. Dopo la preghiera iniziale, ci siamo messi in ascolto della riflessione offertaci da Francesca (Bari), co-coordinatrice del nostro gruppo. Le slide del suo intervento sono scaricabili a questo link.

Sono seguite le risonanze dei/delle partecipanti all’incontro, di seguito riportate.

• Per porre un limite alla tecnologia, per contrastare il paradigma tecnocratico, per rinnovare l’antropologia, in questo capitolo viene evidenziato il ruolo della cultura, la cui azione trasformatrice l’abbiamo vista nel bene e nel male nel corso dei secoli. Importante pertanto il ruolo delle agenzie educative (famiglia, scuola, mondo ecclesiale). (Fabrizio)
• Le nostre relazioni esterne (Dio – altro – cosmo) sono strettamente legate al tipo di relazione che abbiamo con noi stessi: se non ho una sana stima di me stesso (entro i limiti di guardia, altrimenti scade in un narcisismo patologico), non sarò in grado di amare gli altri, per cui è importante risanare questa relazione. Incontrando Gesù, incontriamo noi stessi, perché Lui ci rivela noi stessi: importante recuperare il trascendente come qualcosa di inerente alla natura dell’essere umano. Non manipolare alcune cose della natura i cui risultati ci sfuggono: la scienza ha degli obblighi etici. Si può incidere sull’ecologia integrale sia con azioni di lobbying, sia con scelte che toccano il proprio stile di vita. (padre Palmiro)
• Se amore per sé stessi e per gli altri si riduce al riempirsi di cose allora manca il rispetto di sé stessi come persone. (Carmela)
• La tecnologia deve essere per tutti, altrimenti il potere resta nelle mani di pochi. Nell’enciclica non si dà enfasi al tema della relazione con sé stessi forse perché vi è consapevolezza della deriva egocentrica ed egoistica che ha portato alla disastrosa situazione odierna. (suor Rocío)
• Siamo chiamati da un lato a ridisegnare l’utilizzo del potere tecnologico, orientandolo in modo responsabile al servizio e alla comunione, e dall’altro lato a ridisegnare il significato del limite, svuotandolo della connotazione negativa che l’associa alla debolezza. Inoltre sarebbe necessario da un lato ridimensionare sé stessi e le cose materiali (incluso il lavoro, che non deve monopolizzare la nostra vita) e dall’altro lato amplificare i valori e quanto di buono c’è che può ricondurci ad una dimensione umana. (Emilia)
• Provare a sensibilizzare, attraverso il dialogo, il mondo imprenditoriale del suo ruolo per la costruzione del bene comune. (Francesca – Bari)
• Dinanzi alla resistenza del mondo imprenditoriale a modificare processi aziendali con elevato impatto ambientale, è necessario trovare una leva che lo induca a farlo sotto la spinta di ripercussioni sul loro profitto, come è successo nelle azioni di lobbying poste in essere dai consumatori nei confronti di certi prodotti. (Francesco)

Abbiamo concluso l’incontro ascoltando la canzone Revolução Laudato Si’, composta dai promotori dell’omonima campagna lanciata in Brasile.

Hanno preso parte a questo incontro: Carmela (Bari), Emilia (Licata – AG), Fabrizio (Bari), Francesca (Bari), Francesco (Troia – FG).

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