IL CAMMINO DELL’UOMO ALLA LUCE DELLA CARITÀ
Canto iniziale: Il disegno
L’uomo innanzitutto
Non
vivere su questa terra come un inquilino
oppure in
villeggiatura nella natura.
Vivi
in questo mondo
come se fosse la casa di tuo padre.
Credi
al grano, al mare, alla terra
ma soprattutto all’uomo.
Ama
la nuvola, la macchina, il libro
ma innanzitutto ama l’uomo.
Senti
la tristezza del ramo che si secca,
del pianeta che si spegne,
dell’animale infermo,
ma innanzitutto la tristezza
dell’uomo.
Che
tutti i beni terrestri ti diano gioia,
che l’ombra e il chiaro
ti diano gioia,
che le quattro stagioni ti diano gioia,
ma
che soprattutto l’uomo ti dia gioia.
(Nazim Hikmet)
Sul sentiero della bellezza. Io cammino
Ogni due strofe cantiamo: So che il Signore ha un cammino per me
Con
un vuoto di fame in me io cammino.
Cibo non potrà riempirlo.
Con un vuoto di spazio in me io cammino.
Nulla potrà
riempirlo.
Con
uno spazio di tristezza in me io cammino.
Nessuno lo colmerà.
Per
sempre solo, per sempre triste io cammino.
Per sempre vuoto, per
sempre affamato io cammino.
Col
dolore di grande bellezza io cammino.
Col vuoto di grande
bellezza io cammino.
Ora
con un Dio io cammino.
Ora i passi muovo tra le vette.
Ora
con un Dio io cammino.
A passi di gigante oltre le colline.
Io
sono una preghiera in cammino.
Mai solo, mai piangente, mai
vuoto.
Sul cammino delle età antiche.
Sul sentiero della
bellezza.
Io cammino.
(Canto Navajo)
Dacci la forza d’amare
Accordaci,
Signore, il dono dell’amore.
Il dono d’amare tutta la
terra,
d’amare tutto su tutta la terra.
E
soprattutto gli uomini, nostri fratelli,
che sono talvolta così
infelici.
D’amare pure coloro che son felici,
che sono
spesso dei poveri diavoli!
Dacci
la forza d’amare
coloro, dapprima, che non ci amano,
coloro,
dapprima, che non amano nessuno,
coloro per i quali, quando
l’ora suona,
tutto è finito per sempre.
Che
la nostra vita sia il riflesso del tuo amore.
Amare il prossimo
che è ai confini del mondo,
amare lo straniero che vive vicino
a noi,
consolare, perdonare, benedire,
tendere le
braccia…
Amare
coloro che si esauriscono in sterili corse
attorno a se stessi,
gli egoisti, gli scettici, i distruttori,
far scaturire
una sorgente
nel deserto del loro cuore.
Liberare
coloro che sono solitari,
rialzare coloro che sono in
ginocchio,
dischiudere con un sorriso
i loro cuori
rattrappiti;
amare, amare…
Allora
una grande primavera
sconvolgerà la terra,
e tutto in
noi rifiorirà.
Risonanze e riflessioni personali
Padre Nostro
Aiutaci oggi
Aiutaci
oggi a completare questo amore
in una comprensione più
radicale
delle tue esigenze;
come impegno della stessa
vita
per il sovvertimento dei nodi di potere
che tengono
alcuni padroni
e tutti gli altri schiavi;
e rendono
impossibile una società di fratelli.
Aiutaci a superare
ogni
rassegnazione passiva
davanti ai mali di questo mondo
e
alle forze che lo organizzano:
per ritrovare la tua audacia
di
profezia e di liberazione,
di denuncia e di lotta.
Canto finale: Unidos