Verbale incontro coordinamento LMC – Bologna, 18-19 gennaio 2020

Coordinamento | 22 Feb 2020

Presenti: Angelo Piraneo (LMC Agrigento), Fabrizio Sforza (LMC Bari – membro dell’équipe GIM Bari), Francesca Dinapoli (LMC Bari), Micaela Hilares (LMC Bologna), Donatella De Giorgi (LMC Lecce – segreteria Coordinamento – referente LMC per la Commissione scuole e ragazzi), Barbara Romano (LMC Verona – referente LMC Italia per Coordinamento europeo), Carlo Fiori (LMC Venegono – segreteria Coordinamento), Marco Piccione (LMC Venegono – rappresentante partenti – membro Comitato Centrale – referente LMC per la Commissione GPIC), Tony Scardamaglia (LMC Palermo – referente LMC per il Tavolo del Laicato), Fabio Scala (LMC Verona), *Josè Speggiorin (LMC Padova), *Fabrizio Bortolami con la moglie Michela (LMC Padova), padre Eliseo Tacchella (referente dei Missionari Comboniani per LMC Italia), Maria Teresa Fiocco (LMC Lecce), Carla Sgarrella (LMC Firenze), Carla Pettenuzzo (LMC Padova – Comunità Malbes), Luca (Gruppo “Pane e vino” di Padova), Maria Pia Dal Zovo (per le Secolari Comboniane), suor Tarcisia Ciavarella (per le Missionarie Comboniane), padre Giorgio Padovan (Missionario Comboniano, referente Segretariato della Missione).

* Domenica 19 gennaio per il gruppo di Padova sono presenti Paolo Rizzi con la moglie Lorenza.

Dal sabato pomeriggio è presente anche padre Filippo Ivardi (Missionario Comboniano, direttore di Nigrizia) invitato per una proposta di collaborazione.

Assenti: Clara Pugnaloni (LMC Milano), Barbara Mason (LMC Venegono).

1. Notizie dai gruppi

Premessa: negli incontri Skype Antonio si era offerto di preparare delle domande conoscitive sulla situazione delle realtà territoriali per avere una base comune su cui confrontarci in questo incontro di Coordinamento.

Di seguito, le domande di partenza:

1) In questo momento che situazione vive il gruppo? Al suo interno ha vissuto un ricambio dei componenti oppure vi sono stati degli allontanamenti/abbandoni di laici?

2) Quali sono le difficoltà vissute?

3) Il gruppo quale orizzonte sta seguendo? Ha un’idea/sogno verso cui si sta dirigendo?

4) La formazione che viene fatta risulta utile? È attrattiva verso l’esterno?

5) Il gruppo si considera autosufficiente?

Situazione delle realtà territoriali: ogni LMC presente condivide il percorso del proprio gruppo e ci si confronta rispetto a quanto emerge.

2. Formazione comune (proposte, date, luogo) – Assemblea nazionale Cavallino (condivisione delle prospettive emerse e piste di cammino)

Tony e padre Eliseo si sono confrontati sulla formazione, partendo da difficoltà oggettive, su come sviluppare l’ipotesi e come realizzarla.

È un momento di crisi nella società, nel mondo comboniano, nella Chiesa, nell’idea di missione. Sicuramente la crisi è un passaggio: sganciarci dal “cordone ombelicale” che ci lega ai religiosi, sviluppando una specificità laicale comboniana può essere una prospettiva, ma oggi non abbiamo gli strumenti per farlo.

Il termine formazione significa dare forma. Dare forma a questa nostra esperienza, a questo nostro vivere, ed è complesso in questo periodo di crisi.

Al Forum della Missione di Roma ci siamo incontrati con Maria Soave Buscemi (laica che vive la missione in Brasile e che si è spesa molto in questi anni per la formazione al CUM). L’idea è quella di offrirci due giorni di spiritualità e misticismo a livello nazionale; è una Pro-vocAzione della nostra esperienza, un partire da questa provocazione per dirci che l’obiettivo grande è l’elaborazione di un progetto formativo per lavorare nella crisi.

Ipotesi date: 6-9 giugno o 29-30 agosto (valutando posti e disponibilità di Maria Soave).

Da un primo confronto emerge che non abbiamo una formazione sulle dinamiche di gruppo poiché sino ad ora ognuno fa una formazione propria.

Antonio: che cosa vogliamo fare? Abbiamo lavorato per una comunità e ora c’è la tentazione che la stanchezza ci porti a chiuderci nelle nostre famiglie. Formazione per cosa e verso cosa?

Marco: è un passo lento, ma fondamentale se la formazione può aiutare ad affrontare le criticità, la lettura di chi siamo e di chi ci viene incontro. Avere una lettura comune della realtà in cui siamo inseriti ci può aiutare a scegliere delle direzioni.

Carlo: affrontiamo la parte dell’impegno comune: quali priorità ci diamo come Italia? Oppure ogni gruppo legge le povertà della propria realtà e le coniuga? Siamo o no attrattivi? Perché posso aderire al laicato comboniano? Che cosa mi attira? Andando avanti, verso dove ci dirigiamo?

Michela: secondo me prevale lo specifico impegno del gruppo, non l’impegno della nazione.

Marco: l’ambito degli “Stili di vita” potrebbe essere un impegno comune; un denominatore comune caratterizzabile come comboniani e fattibile ovunque.

Padre Eliseo: gli LMC in Congo hanno una formazione di base su 12 temi ed è suddivisa in 2 tipi di formazione (una biblica e una missionaria). I Focolarini, invece, hanno una lettera mensile che raggiunge tutte le comunità.

Barbara: prendiamo le aree di lavoro (ad esempio, la Comunità di Sant’Egidio si struttura sulla preghiera e sul volontariato). Credo che sia importante dare ordine ai germi che già ci sono, intensificando le tematiche, forse dandoci una linea comune quando definiamo ciò che facciamo e dando più spazio ad adorazione e preghiera.

Qual è l’attrazione?

1. Consolidare ciò che già abbiamo

2. Partecipare a campagne nazionali

3. Fare conoscere le nostre realtà

Antonio: i Francescani e i Comboniani mi hanno permesso di non diventare ateo, mi hanno dato un modo di vivere la fede più vicino al mio modo di essere; il mondo giovanile di oggi non vuole un’identità, una tessera.

La conferenza attrae? Come arrivare a chi non è interessato?

Esempio di Arte Migrante, fondatore Tommaso Carturan (esperienza partita da Bologna ed ampliata in tante altre città in Italia e all’esterno).

Fabio: esempio del Museo africano di Verona, che svolge due volte all’anno degli eventi con laboratori.

Tirando le fila ci diciamo che:

• Impegno: ogni gruppo legge la realtà in cui è inserito e risponde ad un bisogno

• Formazione: Ok comune con proposta di Maria Soave

• La parte di spiritualità va alimentata: immaginiamo un modo comune? Ad esempio c’è già lo strumento di preghiera per le vocazioni e per la famiglia comboniana

Fabio: la Lettura popolare della Bibbia (LpB) è il desiderio di ascoltare la parola Dio che ci parla e che si fa presente nella mia vita; è ascoltare la Parola attraverso l’esperienza dell’altro. Nel nostro cammino ci sentiamo convocati da una Parola di cui abbiamo bisogno e coniuga tre ambiti (realtà, Parola, comunità). La LpB permette anche una lettura sociale, una lettura critica del contesto in cui viviamo.

Tony: a “La Zattera” per vicinanza preghiamo giornalmente e proponiamo a chi ci avvicina la preparazione all’Avvento e alla Quaresima attraverso momenti di preghiera. In questi tempi forti utilizziamo la lettura del brano di Vangelo della domenica successiva attraverso i simboli, la contestualizzazione del brano storico, la comprensione del brano e, infine, ciascuno condivide il suo vissuto in quel momento con la possibilità di un piccolo gesto.

Sfida:

Trovare un progetto per i prossimi 10-20 anni: quali prospettive?

3. Discernimento economico

Donatella riprende lo scritto condiviso in precedenza ed elaborato da lei e Josè.

Dopo la discussione di gruppo si arriva a questa conclusione:

• Si è pensato di fare la cassa comune:

– per sostenere la partecipazione a impegni nazionali di alcuni componenti del Coordinamento che ne facessero richiesta;

– per sostenere la formazione;

– per le Assemblee nazionali;

– per le campagne in cui occorre contribuire economicamente;

– per il sostegno a progetti;

– per il sostegno agli LMC rientranti;

– per il fondo internazionale LMC.

• Entro il prossimo incontro Skype ogni gruppo comunica quanto può contribuire annualmente (si decide una sperimentazione di due anni). Una volta che avremo la cifra totale nazionale decideremo insieme quanto destinare alle singole aree della cassa comune.

4. Varie:

* Notizie da Commissioni e Coordinamento europeo

Giustizia, Pace e Integrità del Creato

Marco: il tema “Economia e missione” è da rilanciare a livello nazionale.

Si sta preparando il secondo libro della ministerialità della famiglia comboniana (ministerialità = ambiti di impegno sociale). Nel primo libro si è evidenziata una testimonianza de “La Zattera”; nel secondo vi sarà una prima parte con 5 realtà internazionali LMC (Bologna con “Stili di vita”, due realtà del Brasile, Perù, Repubblica Centrafricana) e una seconda parte con una mappatura di progetti comboniani di respiro internazionale.

Come Italia decidiamo di promuovere la comunità Malbes e i progetti di accoglienza di Combinazione (“BOA” e “Il Velo”).

GIM

Fabrizio: fase di revisione della Carta GIM.

Da qualche giorno è online il dépliant dei campi estivi.

Il prossimo incontro di Coordinamento nazionale sarà dal 31 gennaio al 2 febbraio, durante il quale ci sarà un approfondimento con i padri Fabio Baldan e Filippo Ivardi su come approcciarsi al mondo digitale, si definirà la formazione comune GIM per l’anno 2020-2021, si sceglieranno i nuovi componenti della segreteria del Coordinamento per il triennio 2020-2022.

Coordinamento europeo

Barbara: si conferma l’Assemblea europea dal 3 all’8 agosto a Cracovia (la settimana si sta strutturando su 8 temi su cui confrontarci). Dal Coordinamento viene richiesto di pensare/cercare testimoni da invitare (si ipotizza padre Giulio Albanese).

* Assemblea della missione a Pesaro (27-30 gennaio)

Parteciperanno Donatella e Carlo.

* Sito internet e volantino LMC nazionale

Davide e Claudio stanno lavorando al nuovo sito (già attivo).

Si discute di alcune parti che sono funzionali ed altre parti meno.

Si decide che Antonio e Fabrizio sono i due delegati del Coordinamento che si interfacceranno con Davide e Claudio sia per la parte organizzativa che contenutistica.

Oltre al sito sarà importante curare meglio la parte dei social (Facebook, Instagram…) ormai fondamentale per autopromuoverci.

I volantini arriveranno il 21 gennaio a Verona e da lì verranno inviati alle comunità dei Missionari Comboniani, a due comunità delle Missionarie Comboniane (Palermo e Roma) e alle Secolari Comboniane. Verranno consegnati a mano alla Casa Madre delle Missionarie Comboniane, in modo che li inviino alle comunità mancanti.

* Padre Filippo Ivardi

Noi siamo “Nigrizia”.

Padre Filippo ci invita a pensare/cercare possibili forme di collaborazione (soprattutto locali) in cui promuovere Nigrizia (che si sta muovendo attraverso una prima fase di ricerca e una seconda come progettazione funzionale).

La segreteria,

Donatella De Giorgi e Carlo Fiori

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