Sottosopra


… Come in CIELO così in TERRA…
… Sur la TERRE comme au CIEL…

Giorno 19, h. 14.00 (ora di Bangui)

“Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così:
Notre Père qui es aux cieux,
que ton nom soit sanctifié,
que ton règne vienne,
que ta volonté soit faite
sur la TERRE comme au CIEL.
Donne-nous aujourd’hui notre pain de ce jour.
Pardonne-nous nos offenses,
comme nous pardonnons aussi,
à ceux qui nous ont offensés.
Et ne nous soumets pas à la tentacion,
mais délivre-nous du Mal” (Mt 6,7-13).

Mbi bala ala (“Io saluto voi”, in lingua sango)…
Anche qui è cominciata la Quaresima… tempo di preghiera!
Ascoltando i racconti dei Missionari Comboniani uno dei problemi della Repubblica Centrafricana è non esistere!!! Non passa sui telegiornali, si confonde con il Congo o si pensa sia una TERRA non ben precisata dell’Africa; invece esiste ed è una TERRA con dei confini e una storia. Quando me ne hanno parlato, anche io ho dovuto cercarla sull’atlante, perché non sapevo della sua esistenza; sembra strano ma nel mondo globalizzato e ultra tecnologico scopriamo in CIELO nuovi pianeti simili alla TERRA, ma sulla TERRA ci sono angoli di CIELO ignorati! Come fossimo SOTTOSOPRA, guardiamo il CIELO e ci dimentichiamo della TERRA.
Per 2 domeniche con p. Gabriele sono andato a messa nel convento delle Suore Benedettine celebrata in lingua sango, e come si poteva immaginare è stata una festa con tamburi, chitarre, suoni, quasi un concerto, ma la PREGHIERA del Padre Nostro è cantata senza strumenti, senza battiti di mani, quasi stona in mezzo a tutto il resto; assomiglia molto a un lamento, a una supplica accorata di un popolo che abita questa TERRA che non vuole essere dimenticato dal Padre che sta in CIELO… un grido da SOTTO a SOPRA… e un pane che scende da SOPRA a SOTTO…

Nella prima domenica di Quaresima, invece, sono andato a messa nella cattedrale di Bangui, dove Papa Francesco ha aperto la Porta Santa del Giubileo della Misericordia; anche qui il CIELO (soffitto) e la TERRA (pavimento) hanno lo stesso colore… quasi in segno di UNITÀ… rosso TERRA d’Africa!!! La cattedrale è senza quadri, senza oro, senza dipinti, senza sfarzi, molto sobria; la casa del CIELO come le case della TERRA, costruita con l’argilla rossa, in segno di comunione tra TERRA e CIELO.

“Oggi Bangui diviene la CAPITALE SPIRITUALE del MONDO. L’Anno Santo della Misericordia viene in anticipo in questa TERRA. Una TERRA che soffre da diversi anni la guerra e l’odio, l’incomprensione, la mancanza di pace. Ma in questa TERRA sofferente ci sono anche tutti i Paesi che stanno passando attraverso la croce della guerra. Bangui diviene la CAPITALE SPIRITUALE della PREGHIERA per la misericordia del Padre. Tutti noi chiediamo pace, misericordia, riconciliazione, perdono, amore. Per Bangui, per tutta la Repubblica Centrafricana, per tutto il mondo, per i Paesi che soffrono la guerra chiediamo la pace! E tutti insieme chiediamo amore e pace. Doyé Siriri!” (Papa Francesco all’Apertura del Giubileo della Misericordia, 29 novembre 2015).
Anche qui domani è la festa delle donne… sul prato davanti alla cattedrale hanno allestito degli stand (che mi dicono rimarranno per un po’ di giorni), per sensibilizzare sulla condizione della donna in Repubblica Centrafricana; anche loro chiedono di non essere dimenticate in questa TERRA, dove perfino la luna cresce SOTTOSOPRA.

Un saluto, un abbraccio, un bacio, una preghiera e un GRAZIE… (in particolare alle donne per la giornata di domani).

Simone

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