Incontro LC Padova e Verona – Fai della Paganella, 1-3 novembre 2002

Incontri e Assemblee | 09 Nov 2002

Dall’1 al 3 novembre numerose famiglie di laici comboniani di Padova e Verona si sono incontrate nella casa comboniana di Fai della Paganella (TN), situata a circa 1000 metri s.l.m. nel piccolo altopiano di Fai sopra la Valle dell’Adige e a ridosso delle maestose vette delle Dolomiti del Brenta a mezz’ora di strada da Trento.

Scopo dell’incontro è stata una nuova proposta da presentare ai Comboniani per la gestione della storica casa di Fai (comboniana dagli anni ’30), chiamata ora Oasi della Pace, in forma di comodato d’uso per dieci anni.

Per le undici famiglie riunite, questi tre giorni sono trascorsi in ottima armonia e soprattutto sono stati produttivi per gli obiettivi preposti, ed ancora espressione positiva di un nuovo laicato comboniano inteso come testimonianza di comunità, di amore delle singole coppie, assieme ai loro figli e tra famiglie che condividono esperienze di lavoro e di spiritualità insieme. Essere infatti in sintonia con il cenacolo di apostoli, proposto dallo stesso Daniele Comboni, è indispensabile per essere credibili nelle proposte e nelle sfide che la nuova missione presenta oggi, intesa non più come semplice raccolta di fondi per i più poveri o per progetti di sviluppo ma testimonianza in primis del vangelo e amore per gli ultimi. Questo amore e attenzione per gli ultimi nasce attraverso una corretta informazione sul Sud del mondo, sulle gravi ingiustizie sociali tra Nord e Sud, sul convinto “no” alla guerra e soprattutto nell’aderire al messaggio di amore verso il prossimo di Cristo.

Dagli incontri, ma soprattutto dalla riunione conclusiva di domenica con la presenza del responsabile nazionale dei laici comboniani Francesco Diani, il nuovo responsabile della casa di Fai Maurizio assieme a p. Francesco Lenzi comboniano, due sono le novità sostanziali che sono emerse sulla proposta di gestione della casa di Fai: la prima è la diretta e piena responsabilità dei laici comboniani sulla casa con la forma del comodato chiesto ai missionari comboniani e la seconda novità è la gestione condivisa tra più famiglie delle comunità di Padova e Verona, espressione di comunione di lavoro e sana democrazia.

Alle famiglie padovane ha destato profonda ammirazione la compattezza della comunità di Verona, ben matura e decisa nell’intraprendere la strada della gestione della casa di Fai attraverso una forte impronta di vita comunitaria. Forte e motivato è anche l’impegno del gruppo di Padova abituato a lavorare su più fronti e non spaventato a dare un peso significativo anche a questo progetto. Anche la presenza di don Umberto, parroco di Fai, ad un momento comunitario di queste giornate, è significativo sull’importanza di mantenere vivo il coinvolgimento della parrocchia in un progetto con un forte impegno missionario.

Molti i bellissimi ricordi per tutti di queste giornate, colorate dai giochi e dalle corse dei tanti bambini, più di trenta e di tutte le età, ed ancora la serenità di tutti e l’operosità nelle varie incombenze di manutenzione della casa o nei lavori in cucina.

L’arrivo l’ultimo giorno, domenica 3 novembre, dell’architetto e del medico del lavoro, attesi per un sopralluogo sulla salute della casa, trovata poi in sana e robusta costituzione nonostante gli anni, ha contribuito a dare forte speranza a questo progetto.

Gli ingredienti sembrano esserci tutti quindi, conditi dalla simpatia e dalla cordiale accoglienza di queste famiglie dei laici comboniani, per tenere aperta e fortemente comboniana la casa di Fai della Paganella.

Antonio Sattin

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.