Incontro 9 marzo 2014

Lecce | 09 Mar 2014

Il fariseo e il pubblicano (Le nostre ipocrisie)

Canto iniziale: Il tuo popolo in cammino

Giusti e autosufficienti o bisognosi di perdono e di aiuto?”

Introduzione

Come dobbiamo pregare? Non solo con una fiducia “sfacciata” e con un’insistenza che non si arrende (parabola dell’amico importuno), ma con la convinzione di aver bisogno di essere salvati.
Noi crediamo di essere “giusti”, perché facciamo qualche opera buona. In realtà, tutta la nostra vita, immersa in un mondo di ingiustizia e di disordine, ha bisogno di essere salvata.
È necessario che riconosciamo l’esistenza del peccato nella nostra vita: questo atteggiamento di “sincerità” ci aprirà all’accoglienza di Dio e all’incontro con lui e ci aiuterà a stabilire relazioni “nuove” tra di noi.

Salmo 1

Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,

ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.

È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene.

Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;

perciò non si alzeranno i malvagi nel giudizio
né i peccatori nell’assemblea dei giusti,

poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina.

Gloria…

Dio mi conosce

Signore, tu mi guardi e mi leggi negli occhi
ciò che custodisco nel segreto del cuore;
ogni mio gesto ti è familiare,
lo segui con amorosa premura.

Accompagni il mio lavoro
e il mio tempo libero,
il filo dei miei pensieri
e i miei desideri più nascosti.

Conosci le parole che dico
e i progetti che mi frullano in testa.
La tua è una presenza costante,
uno sguardo che avvolge la mia vita.

Quando ci penso, resto come incantato,
sorpreso e insieme affascinato.
È una cosa grande, meravigliosa
e spesso non me ne rendo conto!

Nel turbinare affannoso delle scelte
sono portato a sentirmi autosufficiente,
protagonista della mia vita
e dominatore delle cose.

In realtà cosa sarei senza di te?
Quali speranze che non siano miraggi?
Quali esperienze potrei fare
senza incontrare il tuo volto?

(da “Salmi d’oggi” di S. Carrarini)

Grazie, Signore (don Tonino Bello)

Rit. “Grazie Signore, rendiamo grazie, a te che regni nei secoli eterni!”

Signore, ti ringrazio perché mi hai messo al mondo: aiutami perché la mia vita possa impegnarla per dare gloria a te e ai miei fratelli.

Ti ringrazio di avermi concesso questo privilegio: perché tra gli operai scelti, tu hai preso proprio me. Mi hai chiamato per nome perché io collabori con la tua opera di salvezza.
Grazie perché il mio letto di dolore è fontana di carità, è sorgente di amore per tutti i fratelli.

Rit. “Grazie Signore, rendiamo grazie, a te che regni nei secoli eterni!”

Signore, io seguo te più da vicino, in modo più stretto. Voglio vivere in un legame più forte per poter essere più pronto a darti una mano, più agile perché i miei piedi che annunciano la pace sui monti possano essere salutati da chi sta a valle.

Concedimi il gaudio di lavorare in comunione e inondami di tristezza ogni volta che, isolandomi dagli altri, pretendo di fare la mia corsa da solo.

Rit. “Grazie Signore, rendiamo grazie, a te che regni nei secoli eterni!”

Salvami, Signore, dalla presunzione di sapere tutto. Dall’arroganza di chi non ammette dubbi. Dalla durezza di chi non tollera ritardi. Dal rigore di chi non perdona debolezze. Dall’ipocrisia di chi salva i principi e uccide le persone.

Toccami il cuore e rendimi trasparente la vita, perché le parole, quando veicolano la tua, non suonino false sulle mie labbra.

Rit. “Grazie Signore, rendiamo grazie, a te che regni nei secoli eterni!”

Risonanze – Preghiere spontanee

Padre Nostro

Preghiera: Continua a disturbarci, Signore

Continua a disturbarci, Signore.
Continua a disturbare i nostri peccati,
continua a disturbare
le nostre connivenze con il male,
le nostre ipocrisie,
il nostro mondo di maschere e bugie,
le nostre mediocrità, le illusioni,
le ombre e i tradimenti.
Continua a disturbarci, Signore.
Sii tu la nostra dolce rovina
di tutto ciò che non è Vangelo
e crea in noi una vita
capace di dono e di luce.

Canto finale

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.