Incontro 17 ottobre 2010 – Preghiera del mattino

Lecce | 25 Ott 2010

O Dio vieni a salvarci

Signore vieni presto in nostro aiuto

Gloria al Padre…

Canto

Inno

O Trinità beata,

Roveto inestinguibile

oceano di pace,

di verità e di amore,

la Chiesa a te consacra

ravviva in noi la gioia

la sua lode perenne.

dell’àgape fraterna.

Padre d’immensa gloria,

o principio e sorgente

Verbo d’eterna luce,

della vita immortale,

Spirito di sapienza

rivelaci il tuo volto

e carità perfetta.

nella gloria dei cieli.

Amen.

Preghiera alla SS. Trinità (S. Agostino)

Donna: Signore nostro Dio, crediamo in te, Padre e Figlio e Spirito Santo. Perché la Verità non avrebbe detto: Andate, battezzate tutte le genti nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, se Tu non fossi Trinità.

Uomo: Né avresti ordinato, Signore Dio, che fossimo battezzati nel nome di chi non fosse Signore Dio.

Donna: E una voce divina non avrebbe detto: Ascolta Israele: Il Signore Dio tuo è un Dio unico, se Tu non fossi Trinità in tal modo da essere un solo Signore e Dio.

Uomo: E se Tu fossi Dio Padre e fossi pure il Figlio tuo Verbo, Gesù Cristo, e il Vostro Dono lo Spirito Santo, non leggeremmo nelle Sacre Scritture: Dio ha mandato il Figlio suo, né Tu, o Unigenito, diresti dello Spirito Santo: Colui che il Padre manderà in mio nome e: Colui che io manderò da presso il Padre.

Donna: Signore mio Dio, mia unica speranza, esaudiscimi e fa sì che non cessi di cercarti per stanchezza, ma cerchi sempre la tua faccia con ardore.

Uomo: Dammi Tu la forza di cercare, Tu che hai fatto sì di essere trovato e mi hai dato la speranza di trovarti con una conoscenza sempre più perfetta.

Donna: Davanti a Te sta la mia forza e la mia debolezza: conserva quella, guarisci questa. Davanti a Te sta la mia scienza e la mia ignoranza; dove mi hai aperto ricevimi quando entro; dove mi hai chiuso, aprimi quando busso.

Uomo: Liberami, o mio Dio, dalla moltitudine di parole di cui soffro nell’interno della mia anima misera alla tua presenza e che si rifugia nella tua misericordia. Infatti non tace il pensiero, anche quando tace la mia bocca.

Donna: Se almeno non pensassi se non ciò che ti è grato, certamente non ti pregherei di liberarmi dalla moltitudine di parole. Ma molti sono i miei pensieri, tali quali Tu sai che sono i pensieri degli uomini, cioè vani.

Uomo: Parlando di Te un sapiente nel suo libro, che si chiama Ecclesiastico, ha detto: Molto potremmo dire senza giungere alla meta, la somma di tutte le parole è: Lui è tutto.

Donna: Quando dunque arriveremo alla tua presenza, cesseranno queste molte parole che diciamo senza giungere a Te; Tu resterai, solo, tutto in tutti, e senza fine diremo una sola parola, lodandoti in un solo slancio e divenuti anche noi una sola cosa in Te.

Amen

Canto

Gesù disse: “…Andate dunque, ammaestrate tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho ordinato. Ed ecco: io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo…” (Mt 28,19-2).

Uomo: Nel cielo tre persone uguali e distinte vivono così profondamente la comunione, che formano un solo Dio. Sulla terra più persone, uguali per dignità e distinte per estrazione, sono chiamate a vivere così intensamente la solidarietà, da formare un solo uomo, l’uomo nuovo: Cristo Gesù.

Sicché l’essenza della nostra vita etica consiste nel tradurre con gesti feriali la contemplazione festiva del mistero trinitario, scoprendo in tutti gli esseri umani la dignità della persona, riconoscendo la loro fondamentale uguaglianza, rispettando i tratti caratteristici della loro distinzione.

Donna: C’è da aggiungere, poi, che nel cielo le ricchezze proprie di una persona divina sono così trasferibili dall’una all’altra (c’è, potremmo dire, un così intenso scambio culturale tra Padre, Figlio e Spirito), che la teologia per indicare questo fenomeno ha dovuto coniare un’espressione forse un po’ difficile per i non addetti ai lavori, ma estremamente significativa: la comunicazione degli idiomi. Ebbene, l’imperativo etico che ne deriva per coloro che vivono sulla terra è che se tengono sotto sequestro le proprie risorse spirituali o materiali senza metterle a disposizione degli altri, non possono esimersi dall’accusa di appropriazione indebita.

Tutti: Possiamo concludere, allora, che il genere umano è chiamato a vivere sulla terra ciò che le tre persone divine vivono nel cielo: la convivialità delle differenze.

Preghiera comune

Dio tre volte Santo, Trinità divina,

aiutami a confessare con le labbra e col cuore

l’infinita bellezza del Tuo amore:

di Te Padre, eterno Amante

da cui proviene ogni dono perfetto,

di Te Figlio, eterno Amato

che tutto riceve e tutto dona,

di Te Spirito Santo,

Amore ricevuto e donato,

vincolo della carità eterna

ed estasi dell’eterno dono.

In Te, Trinità Santa vorrò nascondermi,

per essere amato nell’Amato

ed imparare ad amare

qui nell’umile fedeltà del tempo e per sempre

nel giorno dell’amore che non muore.

Amen! Alleluia!

+ Bruno Forte

(Arcivescovo di Chieti-Vasto)

Lettura

Israele aveva duramente lottato per non diventare come i popoli che lo circondavano: politeista. Credere che la realtà sia guidata da volontà contraddittorie, benefiche o malevole è una straordinaria intuizione, degna di attenzione. Ma riuscire a dire che Dio è uno solo, l’assoluto, ha rappresentato nel cammino della storia delle religioni un salto poderoso di qualità. Israele ha poi scoperto le caratteristiche di questo Dio unico che desidera raccontarsi all’umanità attraverso l’esperienza di un popolo: un Dio fedele, innamorato dell’uomo, paziente e misericordioso, che rispetta la crescita dell’uomo, che non usa violenza ma lascia che ogni uomo faccia esperienza di lui nella totale libertà. Gesù, nella pienezza dei tempi, ci svela qualcosa di inaudito, inimmaginabile, inatteso: Dio è Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo.

Dio non è il solitario perfetto, l’incommensurabile, l’onnipotente – certo – ma solitario Motore Immobile (sommo egoista bastante a se stesso?).

Dio è festa, famiglia, comunione, danza, relazione, dono. Dio è tre persone che si amano talmente, che se la intendono così bene che noi – da fuori – vediamo uno. Abbiamo una così triste opinione di Dio! La Scrittura ci annuncia che Dio è una festa ben riuscita, una comunione perfetta.

Che bello vedere realizzato in Dio ciò che noi da sempre desideriamo: tre persone che non si confondono, che non si annullano in un’indefinita energia cosmica, ma che, nella loro specificità, operano con intesa assoluta.

La teologia ci dice che, aiutati dalla Parola, riusciamo addirittura a delineare l’opera, il lavoro di ognuno, il “carattere specifico” di ogni persona: riconosciamo l’impronta del Padre nella Creazione, nello stupore della natura; riconosciamo l’agire del Figlio nella sua volontà di salvezza dell’uomo; riconosciamo l’afflato dello Spirito che accompagna, porta a compimento e santifica l’umanità pellegrina.

(Dagli scritti di Paolo Curtaz)

Preghiera spontanea alla Trinità

Padre Nostro

Canto finale

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