Incontro 14 febbraio 2016

Lecce | 19 Feb 2016

COMUNITÀ DI PROFETI AL SERVIZIO DEL REGNO DI DIO

Canto di ingresso: Popoli tutti lodate il Signore

Salmo 39 – Discepolo e annunciatore del Signore

Ho cercato, ho cercato il Signore
in tutta la mia vita;
sempre ho sentito il bisogno
di autenticità e radicalità
nel compiere delle scelte
e il Signore mi ha illuminato.

Dal buio dell’incertezza e del dubbio,
dalle paludi dell’apatia e della critica
mi ha fatto progressivamente risalire
alla luce di un incontro personale,
alla terraferma di una fiducia operosa.

È stata un’esperienza di conversione
di cui ringrazio ogni giorno il Signore,
un progressivo e dolce innamoramento
che mi ha riempito il cuore di gioia.

È entusiasmante e ricco di frutti
percorrere questo cammino di fede
condividendo difficoltà e intuizioni
con dei fratelli e degli amici
che cercano il vero volto di Dio.

Quanti segni mi hai dato, Signore,
di questa tua premurosa presenza;
quante persone mi sono state di stimolo
con le loro scelte coraggiose e sofferte.

È una lunga storia che conosci
di persone, incontri, letture
e momenti di riflessione personale,
veri doni di luce e di grazia
che tu hai messo sulla mia strada.

Pazientemente mi hai guidato a capire
che non sono lunghe e regolari preghiere,
messe, devozioni o penitenze
quello che tu mi chiedi per prima cosa,
ma ascolto quotidiano della Parola
e un atteggiamento di contemplazione e di lode
della tua presenza nei fatti della vita.

Soprattutto mi chiedi una scelta,
un impegno personale e definitivo
come risposta ai doni che mi hai fatto,
a quella chiamata che da sempre ho sentito
ad una fedeltà oltre l’etichetta del ruolo.

Il tuo dono e la mia scelta, Signore,
hanno dato più forza e credibilità
all’annuncio della Buona Notizia
che è missione e impegno irrinunciabile
di ogni persona che si dice credente
e di chi è chiamato a servire i fratelli.

Voglio farti conoscere, Signore,
manifestare il tuo amore di tenerezza,
specialmente a quelli che più ami,
ai poveri e a chi ancora non ti ha incontrato.

Voglio farlo con la spontanea delicatezza
e quel profondo senso di rispetto
di chi dona per sovrabbondanza del cuore
senza chiedere nulla in contraccambio.

Salda è la decisione di seguirti,
ma grande la mia debolezza e povertà
e molti i miei sbagli e difetti.
Te ne chiedo umilmente perdono
e confido nella tua grande misericordia.
Signore, mia gioia e mio premio,
ti seguirò fino all’ultimo giorno.

Signore noi abbiamo l’abitudine

Signore, noi abbiamo però l’abitudine di prodigarci senza sosta.
Siamo i soccorritori di tutti coloro che ci vivono vicini.
Sappiamo quali parole pronunciare, quali sorrisi offrire, quali gesti compiere.
Siamo dei buoni servitori, ma non saremo mai dei “servitori inutili”.
Perché senza che ce ne rendiamo conto, per causa nostra,
gli altri rimangono piccoli mentre noi restiamo grandi,
rimangono poveri mentre noi siamo ricchi, e ci sentiremo perduti
se essi non avessero più bisogno di noi.
Aiutaci a rendere grandi gli altri mentre noi diventeremo piccoli,
a dar loro di meno e a chiedere loro di più
a renderli atti a salvare invece che a salvarli.
Allora, Signore, noi saremo non dei benefattori,
non dei padri, ma dei fratelli per i nostri fratelli.

Canto finale: Vieni e seguimi

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