Incontro 11 ottobre 2015

Lecce | 20 Ott 2015

Per una Chiesa che riconosce Cristo vivo nella realtà

Canto iniziale

Apri i nostri occhi, Signore, perché possiamo vedere Te nei nostri fratelli e sorelle.
Apri le nostre orecchie, Signore, perché possiamo udire le invocazioni di chi ha fame, freddo, paura, e di chi è oppresso.
Apri il nostro cuore, Signore, perché impariamo ad amarci gli uni gli altri come Tu ci ami.
Donaci di nuovo il tuo Spirito, Signore, perché diventiamo un cuore solo ed un’anima sola, nel tuo nome.
Amen.

(Madre Teresa di Calcutta)

“La Chiesa è madre”, non “un’associazione rigida” che alla fine diventa “orfana” (papa Francesco)

Trova il tempo di pensare
Trova il tempo di pregare
Trova il tempo di ridere
È la fonte del potere
È il più grande potere sulla Terra
È la musica dell’anima.

Trova il tempo per giocare
Trova il tempo per amare ed essere amato
Trova il tempo di dare
È il segreto dell’eterna giovinezza
È il privilegio dato da Dio
La giornata è troppo corta per essere egoisti.

Trova il tempo di leggere
Trova il tempo di essere amico
Trova il tempo di lavorare
È la fonte della saggezza
È la strada della felicità
È il prezzo del successo.

Trova il tempo di fare la carità
È la chiave del Paradiso.

(Iscrizione trovata sul muro della Casa dei Bambini di Calcutta)

In questo tempo dove non so se è il principale senso ma c’è un grande senso nel mondo di orfanità, (è) un mondo orfano, questa Parola ha un’importanza grande, l’importanza che Gesù ci dice: ‘Non vi lascio orfani, vi do una madre’. E questo anche è il nostro orgoglio: abbiamo una madre, una madre che è con noi, ci protegge, che ci accompagna, che ci aiuta, anche nei tempi difficili, nei momenti brutti” (papa Francesco)

Signore, insegnami a non parlare
come un bronzo risonante
o un cembalo squillante,
ma con amore.

Rendimi capace di comprendere
e dammi la fede che muove le montagne,
ma con l’amore.

Insegnami quell’amore che è sempre paziente
e sempre gentile;
mai geloso, presuntuoso, egoista o permaloso;

l’amore che prova gioia nella verità,
sempre pronto a perdonare,
a credere, a sperare e a sopportare.

Infine, quando tutte le cose finite
si dissolveranno
e tutto sarà chiaro,

che io possa essere stato il debole ma costante
riflesso del tuo amore perfetto.

(Madre Teresa di Calcutta)

Canto

La Chiesa è madre. È la nostra ‘santa madre Chiesa’, che ci genera nel Battesimo, ci fa crescere nella sua comunità e ha quegli atteggiamenti di maternità, la mitezza, la bontà: la Madre Maria e la madre Chiesa sanno carezzare i loro figli, danno tenerezza. Pensare la Chiesa senza questa maternità è pensare a un’associazione rigida, un’associazione senza calore umano, orfana” (papa Francesco)

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni.

Però ciò che è importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.

Dietro ogni linea di arrivo c’è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c’è un’altra delusione.

Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite…
Insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.

Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c’è in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.

Quando a causa degli anni
non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però non trattenerti mai!

(Madre Teresa di Calcutta)

La Chiesa è madre e ci riceve a tutti noi come madre: Maria madre, la Chiesa madre”, una maternità che “si esprime negli atteggiamenti di umiltà, di accoglienza, di comprensione, di bontà, di perdono e di tenerezza”… “E dove c’è maternità e vita c’è vita, c’è gioia, c’è pace, si cresce in pace” (papa Francesco)

Riflessioni e preghiere spontanee

Padre Nostro

Canto finale

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