Incontro 10 febbraio 2013 – Preghiera del mattino

Lecce | 14 Feb 2013

IL CAMMINO DELL’UOMO ALLA LUCE DELLA CARITÀ

Canto iniziale: Il disegno

L’uomo innanzitutto

Non vivere su questa terra come un inquilino
oppure in villeggiatura nella natura.

Vivi in questo mondo
come se fosse la casa di tuo padre.
Credi al grano, al mare, alla terra
ma soprattutto all’uomo.

Ama la nuvola, la macchina, il libro
ma innanzitutto ama l’uomo.

Senti la tristezza del ramo che si secca,
del pianeta che si spegne,
dell’animale infermo,
ma innanzitutto la tristezza dell’uomo.

Che tutti i beni terrestri ti diano gioia,
che l’ombra e il chiaro ti diano gioia,
che le quattro stagioni ti diano gioia,
ma che soprattutto l’uomo ti dia gioia.

(Nazim Hikmet)

Sul sentiero della bellezza. Io cammino

Ogni due strofe cantiamo: So che il Signore ha un cammino per me

Con un vuoto di fame in me io cammino.
Cibo non potrà riempirlo.
Con un vuoto di spazio in me io cammino.
Nulla potrà riempirlo.

Con uno spazio di tristezza in me io cammino.
Nessuno lo colmerà.

Per sempre solo, per sempre triste io cammino.
Per sempre vuoto, per sempre affamato io cammino.

Col dolore di grande bellezza io cammino.
Col vuoto di grande bellezza io cammino.

Ora con un Dio io cammino.
Ora i passi muovo tra le vette.
Ora con un Dio io cammino.
A passi di gigante oltre le colline.

Io sono una preghiera in cammino.
Mai solo, mai piangente, mai vuoto.
Sul cammino delle età antiche.
Sul sentiero della bellezza.
Io cammino.

(Canto Navajo)

Dacci la forza d’amare

Accordaci, Signore, il dono dell’amore.
Il dono d’amare tutta la terra,
d’amare tutto su tutta la terra.

E soprattutto gli uomini, nostri fratelli,
che sono talvolta così infelici.
D’amare pure coloro che son felici,
che sono spesso dei poveri diavoli!

Dacci la forza d’amare
coloro, dapprima, che non ci amano,
coloro, dapprima, che non amano nessuno,
coloro per i quali, quando l’ora suona,
tutto è finito per sempre.

Che la nostra vita sia il riflesso del tuo amore.
Amare il prossimo che è ai confini del mondo,
amare lo straniero che vive vicino a noi,
consolare, perdonare, benedire,
tendere le braccia…

Amare coloro che si esauriscono in sterili corse
attorno a se stessi,
gli egoisti, gli scettici, i distruttori,
far scaturire una sorgente
nel deserto del loro cuore.

Liberare coloro che sono solitari,
rialzare coloro che sono in ginocchio,
dischiudere con un sorriso
i loro cuori rattrappiti;
amare, amare…

Allora una grande primavera
sconvolgerà la terra,
e tutto in noi rifiorirà.

Risonanze e riflessioni personali

Padre Nostro

Aiutaci oggi

Aiutaci oggi a completare questo amore
in una comprensione più radicale
delle tue esigenze;
come impegno della stessa vita
per il sovvertimento dei nodi di potere
che tengono alcuni padroni
e tutti gli altri schiavi;
e rendono impossibile una società di fratelli.
Aiutaci a superare
ogni rassegnazione passiva
davanti ai mali di questo mondo
e alle forze che lo organizzano:
per ritrovare la tua audacia
di profezia e di liberazione,
di denuncia e di lotta.

Canto finale: Unidos

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