Il nido nelle mani di Dio


Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!” (Mt 10,31)

Ogni volta di fronte a queste parole, si resta “senza parole”. Un Dio che si prende cura dei passeri, che conta i capelli del nostro capo.
Stupore e dolcezza, meraviglia e tenerezza!
Eppure basta aprire un quotidiano, ascoltare un telegiornale per vedere che tanti “passeri” hanno ancora il volo spezzato, tanti bambini continuano a morire.
Dio dove sei?
Dio vive il dramma di coloro che gli stanno a cuore. Il dramma è nostro ma anche di Dio.
Dio sa, Dio è presente, è accanto. Altri sono quelli che drizzano croci, altri sono quelli che liberamente abbattono uomini e speranze. Dio sa e soffre insieme e vive accanto.
Dio può tutto, certo. Ma Dio è amore, e allora può solo ciò che l’amore può.
L’amore non può togliere la libertà, l’amore non può costringere, l’amore non può fare paura.
Dio sa, Dio è presente,è ai piedi delle croci, ma non schioda dal legno. Moltiplica il coraggio. Dio non elimina gli uccisori dei corpi, dice che qualcosa vale più del corpo. Non ci tira fuori dalla tempesta, ci dà energia per continuare a remare dentro la tempesta.
E noi proseguiamo sulle vie di un mondo barbaro e magnifico non per i prodigi di Dio, che pure ci sono, ma per il miracolo di una speranza più forte della tomba, per il miracolo di amori che non si arrendono, per coloro che sanno di avere il nido nelle mani di Dio.
Ci saranno tempeste e notti, ci sarà anche la morte, ma so che dopo ritroverò le mani di Dio.

Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno il potere di uccidere l’anima”

Il dramma non è perdere la vita, il dramma è non avere niente per cui valga la pena perdere la vita.

Temete invece chi ha il potere di uccidere l’anima”

Che cosa fa morire l’anima se non la sterilità e l’indifferenza? L’anima può morire quando non metti cuore in ciò che fai. L’anima può morire quando disanimi chi sta attorno a te, quando togli anima e coraggio, quando deridi gli ideali.
È il disamore che fa morire.
Per vivere bastano poche cose: amare qualcuno e la curiosità affettuosa e lo stupore verso il mondo, la scienza, l’arte, l’uomo.

Noi sappiamo d’essere passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli” (1Gv 3,14)

Manteniamo viva la nostra anima. Manteniamo la certezza che possiamo restare vivi in un universo fervente di vita.

Maria Montana

(liberamente tratto dal libro “Dieci cammelli inginocchiati”di Ermes Ronchi)

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