Giornata di spiritualità LC Alta Italia – Limone sul Garda, 5 maggio 2002

Incontri e Assemblee | 10 Mag 2002

Approccio laicale alla spiritualità del Comboni

Domenica 5 maggio nella Casa natale del Beato Daniele Comboni, a Limone sul Garda, si è tenuto l’incontro annuale di spiritualità dei gruppi di laici missionari comboniani del Nord Italia. Erano presenti una quindicina di rappresentanti dei gruppi di Verona, Padova e Brescia. Assenti giustificati a causa del maltempo i laici di Novara e Varese. Hanno allietato la casa anche tanti bambini, alcuni neonati, che sono stati portati dalle famiglie dei laici.

Al mattino il gruppo ha ascoltato la relazione di Francesco Diani, del gruppo di Verona, che ha tratteggiato un “Approccio laicale alla spiritualità del Comboni“.

Diani, partendo da alcune considerazioni personali sulla ricerca di Francesco Accardo, cattedratico dell’Università di Napoli, a proposito delle caratteristiche di una “laicità comboniana”, si è basato su una ricerca esegetica ed un approccio biblico.

“Il termine laico – ha premesso Diani – non si ritrova in alcun modo nella Bibbia. Dovremo partire da tre sinonimi, tre parole che ne descrivono il senso profondo: l’amico, il fratello e il servo, colui che è al servizio della comunità”.

L’intervento mirava alla rivalorizzazione del ministero laicale, certamente frutto della ecclesiologia conciliare, con al centro il sacerdozio di Cristo, unico sommo sacerdote, in quanto comprende sia il sacerdozio ministeriale sia il sacerdozio comune dei fedeli.

Negli interventi della mattinata, seguiti alla prima parte della relazione di Francesco Diani, padre Gennaro, della casa di Limone, ha indicato ai laici comboniani l’esempio delle comunità laicali africane, dove tutti i battezzati partecipano attivamente ai vari servizi richiesti in seno alla comunità della chiesa locale: le comunità di missione sono esempio anche per le nostre realtà parrocchiali.

Come sempre preziosissimo si è rivelato il momento conviviale del pranzo. I temi della fraternità e del servizio hanno trovato immediata concretizzazione negli scambi di esperienze e nel confronto di idee.

Il pomeriggio è stato riservato alla seconda parte della relazione di Diani dedicata all’approfondimento della conoscenza degli Scritti del Comboni.

Partendo dalla prospettiva della metà dell’Ottocento, un tempo in cui, per necessità apologetiche, l’ecclesiologia presentava la Chiesa come società perfetta, indipendente dal potere civile, con poteri propri esercitati dalla Gerarchia. Ma in questo contesto Daniele Comboni decise di incorporare all’apostolato l’attività dei laici, oltremodo valorizzandoli per il fatto che, nel suo Piano per la Rigenerazione della Nigrizia, affidava l’evangelizzazione dell’Africa soprattutto al laicato africano.

A dare completamento alla ricca giornata è stata la celebrazione eucaristica presieduta da padre Francesco Lenzi della comunità comboniana di Verona. Impreziosita dalla presenza dei tantissimi bambini, è stata l’occasione per riflettere ed approfondire ulteriormente la dimensione della spiritualità “familiare” in cui il laico comboniano vive in primis la sua esperienza quotidiana.

Pino Murgioni

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