Verbale incontro coordinamento LMC – Venegono, 1-2 novembre 2014

Coordinamento | 12 Dic 2014

Presenti: Tony (Palermo), Donatella e Teresa (Lecce), Alessandra e Davide (Venegono), Caterina (Bologna), Clara e Giorgio (Milano), Federico, Marco Piccione, p. Giorgio Padovan, p. Massimo, sr. Carmela.

Si inizia con un giro di condivisione per raccontarci le ultime notizie dai gruppi.

Lecce

Bene il campo estivo organizzato in Albania; ha partecipato un gruppo di una decina di ragazze (legato alla diocesi), poi unito ad un gruppo di ragazzi del posto che parlava italiano. Speriamo che la collaborazione prosegua.
Prima di partire per il campo si è studiato albanese… E tradotto alcune semplici canzoni e preghiere.
Nella presenza LMC in Albania la parte sanitaria rimane con le suore vincenziane; l’animazione, invece, si svolge con il gruppo missionario diocesano.
Il mese missionario di ottobre è stato ben impegnato.
Tra le altre iniziative: l’organizzazione di orti sociali tramite il comune (il banco alimentare sta chiudendo…).
Abbiamo già iniziato a programmare l’impegno nelle scuole in Quaresima.
Al primo incontro di quest’anno eravamo in tantissimi…

Sr. Carmela

Per la comunità Malbes ormai tutto è stabilito. Carla e Mario hanno già fatto il primo trasloco – temporaneamente in una casa in affitto – in attesa che gli appartamenti della canonica vengano sistemati.
P. Daniele, di passaggio in Italia in settembre, ha portato la mamma di Mario a Palermo per farle vedere una realtà di comunità e questo l’ha un po’ rassicurata.

Venegono

Mese missionario con vari appuntamenti tra cui la Veglia missionaria di zona e il workshop missionario a Milano, in piazza Mercanti, in cui è stata presentata l’iniziativa Didisì (noleggio abiti da sposa).
Proseguiamo il cammino di Lettura popolare della Bibbia.

Palermo

Si riparte con un nuovo assetto; passaggio da gruppo a comunità attraverso piccoli gruppi di ministerialità: immigrazione, stili di vita, giovani, animazione missionaria.
Maggiore contatto con il gruppo di Agrigento.
Diversi incontri con suore e padri comboniani di Palermo per consolidare la collaborazione. In particolare si collabora nella proposta rivolta ai giovani con sr. Rosmary e p. Mario Fugazza.
I campi di lavoro coi giovani di questa estate sono stati molto positivi.
Tra le iniziative degli ultimi mesi: incontro con Isoke e p. Daniele; celebrazione per i morti di Lampedusa.
In questo momento nella comunità La Zattera ci sono tre famiglie e da pochissimo anche p. Domenico, con un progetto tutto da definire. Tra i progetti: Centro di documentazione sull’immigrazione, per essere un punto di scambio tra le diverse culture.

P. Massimo

Referente della provincia italiana per i LMC.
Ora qui a Venegono siamo in 7.

Davide

Il mese scorso abbiamo incontrato p. Giovanni Munari, in occasione di una sua visita alla comunità di Venegono. Abbiamo cercato di capire eventuali elementi nuovi, ma su Venegono la posizione rimane immutata: impossibile fare piani di lungo periodo, causa difficoltà a trovare una soluzione economicamente sostenibile. Si stanno effettuando degli studi per operare degli interventi di conservazione e sicurezza strettamente necessari. Per quanto riguarda l’eventuale sostegno ad un progetto di comunità, lo vedrebbe bene in un piccolo contesto; auspica che prima o poi un religioso voglia mettersi in gioco in questa direzione, ma ad oggi non ha trovato volontari…
Tra poco ci aspetta l’appuntamento del Presepe. Quest’anno il progetto sarà su Piquiá e presenterà la realtà in cui vivono Marco e Valentina.

Milano

Gruppo seguito da p. Lino.
È iniziato domenica il corso di formazione; quest’anno si affrontano gli Atti degli Apostoli. Novità: sarà un laico a condurre l’incontro.
Gruppo molto articolato e diversificato: difficile trovare dei momenti per animazione e attività. Idea di agganciarci ad uno dei tanti gruppi, attivi nel sociale, presenti a Milano.

Marco Piccione

Stiamo cercando di non farci ri-travolgere…
Riprendiamo il cammino con il gruppo.
Ringraziamo per il sostegno ricevuto.
Siamo rientrati a Busto Arsizio per essere fisicamente più vicini al gruppo.

Federico

Non stiamo riuscendo a partecipare agli incontri del gruppo di Bologna.
Referente per il Coordinamento italiano alla Commissione europea e al Comitato centrale.
Nella Commissione europea c’è l’idea di organizzare un’assemblea nel 2016.
Ho partecipato al Capitolo Generale delle Secolari Comboniane su richiesta di Alberto de la Portilla.

Bologna

Eileen e Micaela non hanno potuto essere presenti per problemi famigliari.
Quest’anno, nel cammino di formazione, affrontiamo l’Evangelii Gaudium.
Nella casa di Bologna non ci sono religiosi; tutte le attività sono autogestite.
Abbiamo chiesto al superiore provinciale un padre di riferimento. Forse ne arriverà uno part-time.
Da quest’anno abbiamo iniziato a collaborare con una mensa Caritas del Meloncello; mensa legata alle famiglie in difficoltà e alle donne.
Cerchiamo di fare animazione nelle parrocchie. Per ora ne abbiamo fatta una.
Mercatini di Natale con lavori fatti dalle donne di Nova Contagem.
Vorremmo iniziare una collaborazione con Pax Christi che ha preso una parrocchia vicina al Meloncello.

P. Giorgio

6 anni in Brasile come referente comboniano per i LMC. Da pochi giorni rientrato in Italia.
In Italia ci sono molte esperienze belle, una diversa dall’altra. Occorre avere pazienza nelle difficoltà.
In Brasile c’è un gruppo, nato nel 1997, più piccolo e omogeneo. Una quindicina di persone. È un’associazione autonoma.
Quando i missionari comboniani hanno chiuso il noviziato (casa piccola), la casa è stata data ai laici.
Per il primo statuto hanno preso spunto dall’Italia.
Missione in periferia e nelle carceri. Missione in Amazzonia e in Mozambico.
La casa di formazione e coordinamento è nello stesso tempo casa di missione: carcere, giustizia e pace, pastorale dell’infanzia.
Esiste un’altra casa a Cacoal, con laici che lavorano alle dipendenze della diocesi; sono l’unica famiglia del gruppo.
Funziona bene perché è un piccolo gruppo molto concentrato.
L’associazione ha un Consiglio composto da quattro laici e un religioso.
L’arrivo di Emma è stato il primo inserimento di LMC non brasiliano.

L’esperienza di Emma

Dal punto di vista economico questa è la situazione: per la quotidianità Emma spende circa 400 euro/mese. Questa cifra è coperta dal donativo annuale di 5000 euro da parte di una persona del gruppo di Bologna. Inoltre Emma ha ricevuto i seguenti contributi: 500 euro da Federico-Ilaria, 1200 euro da Venegono, 700 euro dal Centro missionario di Bologna. Questi soldi coprono il viaggio aereo e altre necessità.
Si decide che il referente per il progetto – Federico in questo caso – ha il compito di avere sotto controllo il budget di spesa necessario alla persona che è partita e di riferire periodicamente al coordinamento entrate e uscite.

Per quanto riguarda il flusso di raccolta dei contributi economici dei vari gruppi, si conferma il passaggio tramite il conto di Combinazione Onlus per avere un collettore unico di fondi, da suddividere poi a seconda delle necessità.
Eventuali donazioni rivolte invece a progetti specifici (non legati alla quotidianità) è meglio che passino direttamente tramite Mondo Aperto Onlus. Il versamento di 1600 euro da parte dell’associazione micologica di Lecce è stato rallentato nel suo percorso a causa di un fraintendimento.

I progetti di partenza sono una parte molto importante nel cammino di insieme dei LMC. Come ci sistematizziamo? Quale percorso di maturazione? Questo potrebbe essere il tema della prossima Assemblea.
Al momento non abbiamo una struttura in grado di accompagnare una persona nella sua partenza… Occorre aprire una riflessione su come organizzarci meglio.
In questo cammino la nuova Carta dei partenti segna un punto importante nel mettere a fuoco molti dei punti critici attuali.
Uno degli elementi importanti in un progetto di partenza è la comunicazione, per coinvolgere e rendere partecipi in modo diretto i gruppi di base in Italia.

Domenica 2 novembre

Non c’è sr. Carmela, partita sabato sera. E nemmeno Caterina e p. Giorgio partiti di prima mattina, dopo la messa.


Marco e Maria Grazia condividono brevemente alcuni pensieri sulla loro esperienza

Per noi è stato importantissimo il cammino di preparazione fatto all’interno del gruppo. Gruppo che poi è stato una presenza costante durante i tre anni di missione, ed anche ora al rientro.
È stato molto importante mettersi in ascolto (e non lanciarsi full-time in un impiego). È stato importante essere lì il più possibile alla pari (Maria Grazia, ad esempio, aveva lo stesso contratto dei medici ugandesi) per evitare, per quanto possibile, che l’interesse del soldo falsasse le dinamiche di relazione.
Più che ricevere soldi, alla gente serve un cammino di consapevolezza; le persone devono capire che hanno dei diritti e non solo ricevere elemosina.
Tra le criticità: dopo il primo anno vissuto con Caterina è mancato l’elemento comunità.
Domanda: nel ruolo che assumi da missionario diventi enzima di cambiamento per il cammino delle persone?
Occorre una missione che dia fastidio, non deve essere accomodante o sussidiaria.
Occorre studiare delle entry strategies, non solo delle exit strategies.
Merita una riflessione anche il ruolo della propria professionalità; qual è il modo giusto di essere presenti? La presenza del missionario deve essere percepita sin dall’inizio molto diversa dal fare tipico delle ONG.
Al momento esiste una comunità internazionale a Gulu composta da: laici comboniani ugandesi, 3 polacche e una spagnola.
Le LMC polacche hanno compiuto un cammino ben strutturato: studio della lingua inglese a Londra; periodo di inserimento a Kampala e studio della lingua acholi; ed infine, arrivo all’orfanotrofio St. Jude.
Per quanto riguarda il rientro, abbiamo trovato una casa (in affitto) praticamente pronta da abitare e alcune opportunità di lavoro che stiamo concretizzando. I missionari comboniani, come agli altri partenti prima di noi, hanno riconosciuto 3000 euro a testa per il reinserimento.


Riflessioni a seguire

È molto importante investire sui partenti.
La missione è cambiata, non si va più ad insegnare.
Ora negli ospedali diretti da africani non funziona nulla, ma la gente comincia a protestare e a pretendere i propri diritti. Questo, fino a quando ci sono stati i bianchi, non succedeva.
Cerchiamo di capitalizzare, e imparare dal ritorno di queste esperienze.
Ministerialità: non è possibile che tutti facciano tutto.
Percorso, da qui a maggio, per avere chiarezza su visioni più strutturate.
L’elemento della partenza è quello che più ci accomuna con le altre realtà mondiali.
Non avere nessuno in preparazione è un po’ la carenza attuale.
Non sbilanciamoci però, ricordiamoci che dobbiamo dare risposte anche alla missione in cui ci troviamo.


Atti Assemblea di Padova

Mancano due contributi del venerdì: Firenze e Padova.
Libretto celebrazioni: chiedere a Palermo.
Valutazione: chiedere a Davide.


Si propone un’Assemblea a settembre 2015

Incontro più leggero; più spazio alla condivisione e all’incontro.
Teresa: dare spazio anche agli immigrati, a persone esterne; occorre cercare nei nostri gruppi di aprire spazi agli stranieri.
Come date possibili si pensa alla prima settimana di settembre.


Si fissa un incontro telematico: giovedì 27

Giovedì 20: test di connessione.
All’ordine del giorno la ripresa degli spunti degli Atti.


Carta dei partenti

P. Massimo e Federico hanno apportato le ultime modifiche a luglio. Modifiche di senso, ma l’impianto è lo stesso.
Decisione di indirizzarlo per ora solo all’istituto maschile.
Importanza del progetto prima di partire compreso di formazione.
Contributi da parte dei missionari comboniani: corso CUM, extra contributi (oltre CEI) 4500 euro, ritorno 1000 euro/mese per ogni anno di missione.
Si prevede una “commissione partenza” formata da tre persone: missionario comboniano di riferimento, persona incaricata dal coordinamento, persona del gruppo di appartenenza.
Il documento, per ora, lo consideriamo valido in attesa del passaggio in Consiglio.


Aggiornamenti dall’Europa/dal mondo

La Commissione europea composta da Isidro, Federico, p. Ramon si è incontrata tre volte per via telematica; nella pratica non è molto operativa. Lo è invece il Comitato centrale con le attività del portale internet, ecc.
Si dice che l’Italia si faccia poco sentire e anche verso il portale internet mandi pochi aggiornamenti.

Alcuni gruppi hanno un proprio “canale digitale”, che sia un vero e proprio sito oppure una pagina Facebook. Da questi canali le notizie di rilevanza nazionale dovrebbero essere riprese sul sito italiano e quelle di rilevanza internazionale sul sito internazionale.

Alberto de la Portilla sarà a Roma a breve per un incontro con gli istituti religiosi comboniani. Ha chiesto la disponibilità del coordinamento per un incontro per quell’occasione.
Essendo Roma scomoda da raggiungere per tutti i gruppi si è deciso di declinare l’invito. Se Alberto ha richieste urgenti può esplicitarcele via email; per un incontro de visu si ritiene più opportuno invitarlo al prossimo incontro del coordinamento.


Prossimo incontro coordinamento a Firenze

11-12 aprile, in alternativa 18-19. Occorre verificare la disponibilità della casa e del gruppo di Firenze.


Varie

C’è una nuova superiora provinciale delle missionarie comboniane (le due province italiane si sono unite); si decide di inviarle una lettera di saluto e breve presentazione (se ne occuperà Tony).

In occasione del 150mo anniversario della pubblicazione del Piano di Comboni è stato fissato un evento il 13-15 marzo a Roma. Occorre chiarire con p. Fernando Zolli i dettagli dell’evento.

Alla fine di marzo si terrà a Tunisi il Social Forum Comboniano. Valuteremo se qualcuno è interessato a partecipare.

Si ritiene opportuno affiancare una seconda persona a Federico nel rappresentare l’Italia al coordinamento internazionale. Si fa il nome di Marco Piccione.

Federico è stato al Capitolo delle secolari comboniane su invito di Alberto de la Portilla che per quell’occasione non poteva partecipare.
Si pensa di inviare una lettera di saluto/presentazione anche alle secolari; è un rapporto che non abbiamo mai avuto (se ne occuperà Tony).

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