Presenti: Fabrizio e Francesca (Bari), Angelo (Agrigento), Antonio (Bologna), Donatella e Teresa (Lecce), Tony e Danila (Palermo), Barbara (Milano), Carlo e Marco (Venegono), Fabio (Verona), padre Massimo Robol (Provincia comboniana).
Ordine del giorno
1. Situazione gruppi
2. Situazione movimento a livello nazionale
3. Prospettive laicato comboniano / progettualità
4. Struttura del Coordinamento (rinomina segretari)
5. Collaborazione con i Missionari Comboniani
6. Possibili percorsi per LMC rientrati dalla missione
7. News dalla Commissione europea
8. Partenza Matteo affiancato da LMC Padova
9. Comunicazione esterna
1. Situazione gruppi
È stato dato spazio
all’ascolto di tutti i partecipanti per fare il punto sul cammino
dei gruppi ed è emerso che:
– diversi gruppi collaborano con il
centro missionario diocesano (Agrigento – Palermo – Bari –
Lecce – Bologna);
– ad alcuni gruppi servirebbe una veste
giuridica per poter far parte di consulte e potersi proporre per
l’alternanza scuola lavoro (Agrigento – Bologna);
– alcuni
gruppi portano avanti un impegno nelle parrocchie (Agrigento –
Palermo – Bologna);
– tutti i gruppi sono impegnati con i
migranti: Palermo accoglie cinque ragazzi che hanno finito il
percorso negli SPRAR e una madre con bambino; il 1° aprile a Busto
Arsizio (Varese) Venegono ha aperto il secondo CAS (Centro di
Accoglienza Straordinaria); il primo, chiamato BOA (BustOcchi
Aperti), è stato aperto a luglio 2016 sempre a Busto Arsizio e
accoglie attualmente sette giovani;
– tutti i gruppi portano
avanti un cammino di formazione, riunendosi in alcuni casi presso
case comboniane;
– sui Nuovi stili di vita continua il cammino
di Bologna e Palermo;
– alcuni gruppi portano avanti lavori di
animazione nelle scuole (Agrigento – Palermo – Lecce –
Bari).
Emerge la presenza di attività comuni con i Missionari
Comboniani per diversi gruppi (Palermo – Lecce – Bari – Bologna
– Venegono).
Ad oggi solo a Palermo è presente un’esperienza
comunitaria; a Venegono alcune famiglie stanno sperimentando un
“con-vicinato”, abitando nella stessa corte.
Il gruppo di
Padova ha inviato una email in cui spiega che sono impossibilitati a
partecipare.
2. Situazione movimento a livello nazionale
Ci siamo chiesti cosa ci aspettiamo oggi da questo Coordinamento:
• per alcuni è importante una formazione comune (Agrigento – Lecce – Bologna);
• un cammino comune (Venegono);
• partecipazione a campagne e iniziative tutti assieme come LMC italiani;
• costituirsi legalmente in associazione nazionale (Agrigento).
Come percepiamo oggi il Coordinamento?
• ha la funzione di struttura rappresentativa delle diverse realtà locali;
• serve a raccogliere le diverse esigenze e a condividerle;
• serve a trovare un minimo comun denominatore che ci contraddistingua, un consenso pastorale per azioni condivise e un cammino carismatico sulle orme del Comboni;
• interrogarsi sulla nostra identità non è un processo che si definisce una sola volta, ma è in continua evoluzione.
3. Prospettive laicato comboniano / progettualità
• pensare a momenti comuni per farsi conoscere all’esterno, quali ad esempio meeting come famiglia comboniana;
• il Coordinamento deve sviluppare elementi di spiritualità laicale comboniana;
• migliorare la comunicazione verso l’esterno.
4. Struttura del Coordinamento (rinomina segretari)
Come anticipato nel
verbale dell’incontro a Firenze, aprile 2015, nel Coordinamento
ogni gruppo è rappresentato da due membri scelti dal gruppo locale +
due rappresentanti dei partenti + un rappresentante dei Missionari
Comboniani, cui si aggiungeranno una rappresentante delle Missionarie
Comboniane e una delle Secolari Comboniane, come da proposta
odierna.
Oltre al gruppo di Padova, impossibilitato a
partecipare, è assente anche il gruppo di Firenze che sta
attraversando un momento di difficoltà.
Riguardo al gruppo di
Venegono, i nuovi rappresentanti nei prossimi incontri saranno Carlo
e Silvia, poiché Marco cede il suo posto.
Lecce nei prossimi
incontri cercherà di iniziare l’affiancamento di Teresa e
Donatella con un nuovo rappresentante: Maria.
In rappresentanza
dei partenti nei prossimi incontri ci saranno Emma e Marco (quando
potrà); quest’ultimo manterrà i contatti con la Commissione
europea.
Per quanto concerne la segreteria che ha la funzione di
coordinare i lavori e gli incontri del Coordinamento, dopo alcuni
anni Marco e Tony sono sostituiti da due nuovi membri: Carlo e
Donatella. Per un periodo iniziale Tony affiancherà il loro lavoro
per un passaggio graduale di responsabilità e impegni.
5. Collaborazione con i Missionari Comboniani
La relazione con i
Missionari Comboniani è espressa dalla presenza di padre Massimo
Robol (che è nel Coordinamento dal 2012) come referente per la
Provincia italiana del segretariato per la missione. Ormai da più
anni nei documenti della Provincia c’è un capitolo dedicato ai
LMC.
È importante l’autonomia dei LMC perché possano
collaborare alla pari.
Si chiede a padre Massimo di condividere
con noi la Carta Segretariato Missione, approvata nell’assemblea
del 2017 e il Piano di Programmazione, approvato dai segretariati nel
2016.
Padre Massimo ci fa la proposta, emersa dal segretariato,
di costituire un tavolo che dia alcune risposte su quale relazione e
quale collaborazione sia possibile tra religiosi e laici. Il tavolo
avrà la funzione di riflettere e sviluppare delle proposte
concrete.
Del tavolo faranno parte: 2 Missionari Comboniani del
segretariato (padre Massimo Robol e padre Giorgio Padovan); 1
Missionario Comboniano del GIM (fr. Antonio Soffientini del GIM di
Venegono); 3 rappresentanti dei LMC italiani.
Il Coordinamento
decide di accettare la proposta e di prendere parte al tavolo e
poiché l’incontro dovrà avvenire prima del 9 maggio si cerca di
individuare chi possa rappresentare i LMC. Si decide di mandare 3
rappresentanti: 2 che facciano parte del Coordinamento (per
facilitare le comunicazioni) e 1 che rappresenti i partenti. Antonio
(Bologna) rappresenterà l’area Nord, Tony (Palermo) l’area Sud e
si propone Marco per i partenti. Poiché Marco non dà la sua
disponibilità, si chiederà a Maria Grazia e se lei non dovesse
essere disponibile, a Emma. Sarà infine Emma a dare la propria
adesione.
Si propone nuovamente il coinvolgimento della famiglia
comboniana, per questo proveremo a ricontattare la Provincia italiana
delle Missionarie Comboniane e delle Secolari Comboniane per chiedere
se vogliono prendere parte ai lavori del Coordinamento con una loro
rappresentante.
6. Possibili percorsi per LMC rientrati dalla missione
Nei documenti che
concernono i partenti nulla è definito per i rientrati dalla
missione, si parla solo di un reinserimento, favorito dai gruppi di
appartenenza; così è stato per Marco e Maria Grazia, per Barbara
Mason e per Marco e Valentina che fanno parte del gruppo di
Venegono.
In un precedente incontro Emma ci aveva parlato di un
gruppo di famiglie rientrate che fa capo al CUM, le cosiddette
“Famiglie a Km0”. Si tratta di un gruppo di famiglie che hanno
fatto il corso presso il CUM prima di partire e che, una volta
rientrate, si incontrano periodicamente per confrontarsi.
Parlando
di rientrati si fa il punto sull’ultima rientrata, Barbara Mason,
dalla quale si attende la relazione di fine progetto (Marco le
chiederà di redigerla e poi di girarla al Coordinamento). Riguardo
la controparte in Mozambico sarà padre Massimo che chiederà una
relazione di fine progetto. Al punto 37 della Carta dei partenti è
prevista una valutazione di fine progetto.
7. News dalla Commissione europea
Marco,
rappresentante in Commissione per l’Italia, riferisce che nel 51°
meeting (email di marzo) si è parlato di:
– sito
internazionale;
– Assemblea Generale LMC, 11-17 dicembre 2018.
Barbara (Milano) ed Emma stanno lavorando su alcuni documenti in
preparazione dell’Assemblea Generale. Parteciperà una delegazione
per ogni Provincia. In questa occasione si intende proporre
un’udienza con il papa;
– report Economia: esiste un fondo del
Consiglio Generale stanziato per il Comitato Centrale o per i
Laici?;
– World Social Forum;
– comunità LMC;
–
partenza di Teresa Monzón (spagnola) in Mozambico;
– si
discuterà ancora molto in futuro se e come dare la possibilità a
LMC di alcuni paesi del Sud del mondo di fare un’esperienza di
missione.
8. Partenza Matteo affiancato da LMC Padova
Padre Massimo espone la richiesta di Matteo Guidolin (Verona) di partire come LMC. Ci parla della sua esperienza in missione in Guatemala con i Francescani. Attualmente Matteo segue il cammino della comunità di Padova con padre Celestino. Riteniamo sia importante che venga aiutato in questa fase di discernimento e soprattutto che abbia chiaro che i progetti come LMC hanno la durata di 3 anni e che solo in alcuni casi sono stati rinnovati per altri 3, ma non si tratta di stare in missione a vita. È importante anche ricordare che i laici si mantengono con il proprio lavoro e che in missione sono sostenuti dal gruppo di appartenenza e che i Missionari Comboniani coprono solo alcuni costi del progetto. Padre Massimo ci terrà informati.
9. Comunicazione esterna
Si concorda sulla necessità di farsi conoscere al di là della nostra rete, come già anticipato nell’Assemblea europea di Viseu, Portogallo, agosto 2016. Una strada possibile è proporre articoli sulla realtà del laicato comboniano, iniziando proprio dalla stampa comboniana, in particolare Nigrizia e Combonifem.
Sabato 7 sera il Coordinamento raggiunge la Casa delle Missionarie Comboniane di Bari, dove si sono radunati il GIM e i LMC di Bari. Tutti i rappresentanti del Coordinamento presentano a turno le proprie realtà locali LMC. Si dà inoltre spazio alla testimonianza di padre Arturo Bonandi (Bari) e di Tony (Palermo) sull’esperienza del World Social Forum, XIV edizione, 13-17 marzo 2018, Salvador Bahia, Brasile e alla sensibilizzazione sulla diffusione della stampa missionaria a cura di padre Ottavio Raimondo (Bari).
La riunione si conclude domenica mattina con la celebrazione della Santa Messa.