Verbale incontro coordinamento LMC – Firenze, 5-6 marzo 2016

Coordinamento | 28 Mar 2016

Presenti: Silvia (Venegono), Andrés (Firenze), Eileen (Bologna), Donatella (Lecce), Teresa (Lecce), Carla (Padova), Tony (Palermo), Danila (Palermo), Marco (Venegono), Fabio (Verona), fr. Lucio (Verona), Caterina (Bologna), Rosanna (Firenze), Barbara (Milano), Clara (Milano), p. Massimo, p. Giorgio.

Ordine del giorno

1. Racconto dai gruppi
2. Commissione AM/EV
3. Assemblea europea in Portogallo
4. Varie ed eventuali

1. Racconto dai gruppi

Padova: siamo partiti con la comunità in una canonica! Tra luglio e agosto ci siamo trasferiti e da settembre abbiamo iniziato alcune attività con la parrocchia. Siamo in tre nuclei: Giancarlo e Martina, noi (Carla e Mario) e sr. Carmela. Siamo partiti dal conoscersi! Condividiamo alcuni momenti: la preghiera del mattino, il venerdì sera c’è la cena comunitaria, il sabato sera c’è un approfondimento (incontro tecnico o altro). Ogni 2 mesi c’è un incontro di formazione e circa tre volte all’anno ci incontriamo con un sacerdote che ci guida. Stiamo cercando di aprirci alla parrocchia con degli incontri di convivialità per conoscersi. Inoltre ci vengono chiesti degli incontri (gruppo giovani, bambini, altro). Siamo inseriti anche in altre attività della parrocchia. È un momento molto ricco. Anche il gruppo LMC dei “più grandi” viene spesso da noi e in questo modo si continuano le relazioni. Ci sono anche delle difficoltà soprattutto per le modalità e le tempistiche per condividere i problemi, ma crediamo sia normale.

Lecce: attività invernali: abbiamo gestito una mostra in città (e non nella casa dei missionari comboniani) sull’arte africana ed è andata bene; proseguiamo i nostri incontri mensili; collaboriamo con i religiosi per la distribuzione del cibo ai bisognosi; facciamo la Lettura popolare della Bibbia; organizziamo i percorsi nelle scuole. Al ponte dell’Immacolata siamo stati in Albania con attività nelle scuole, coi bambini (visite mediche) e un’attività per imparare a fare la pasta fresca. I missionari comboniani hanno accolto una famiglia tunisina, ma la struttura non è idonea e quindi ci stiamo muovendo per trovare un’altra soluzione.

Verona: è un anno di transizione. Numericamente siamo quelli dell’anno scorso, con l’aggiunta di fratel Lucio. Come gruppo non siamo impegnati ma piuttosto lo siamo individualmente nelle parrocchie e nelle associazioni del territorio. Come cammino ci troviamo ogni mese o due e stiamo cercando di guardarci intorno, visitando anche altre realtà.

Firenze: c’era un po’ di scoramento all’Assemblea, poi sono venute fuori un po’ di idee e siamo ripartiti per fare alcune cose. Soprattutto abbiamo organizzato degli incontri sul tema Misericordia e missione. Tre incontri: misericordia come consolazione, misericordia come fedeltà di Dio, misericordia come riconciliazione e ricostruzione. Poi sono nate altre proposte. Si farà un pellegrinaggio dalla casa dei comboniani a Fiesole con spunti di riflessione e preghiera; mini cineforum. Siamo circa 10/12 persone, ma nell’organizzazione 5/6. Il rapporto con la comunità religiosa è buono come disponibilità, ma manca un po’ di collaborazione e condivisione delle attività. Abbiamo una pagina Facebook.

Bologna: siamo ripartiti a settembre con un calendario di incontri mensili. Uno dei punti fermi sono gli incontri con Firenze; è molto bello camminare con i gruppi vicini. C’è un buon fermento e sta nascendo uno spirito di comunità! Si sta partecipando anche ad alcune iniziative, come quelle sul TTIP e sulla campagna per la scuola, che ci piacerebbe condividere col coordinamento. Si proponeva anche di fare una pagina Facebook a livello nazionale. È stata venduta la casa dei comboniani, ora dobbiamo riorganizzarci nei nuovi spazi. Da questa esigenza è nata un’idea: la creazione di una casa comboniana: una struttura in cui ci si può ritrovare, fare incontri, ecc. Stiamo organizzando una manifestazione per la pace per il 12 marzo, in rete con tante realtà del territorio. C’è un nuovo vescovo che sta proponendo molte attività ed è molto aperto. Lo scopo della casa comboniana è un punto di ritrovo per le attività. È stato scritto il progetto e ci siamo dati sei mesi di tempo per metterlo a punto. A dicembre dovrebbe rientrare Emma. L’idea è quella di coinvolgersi a livello nazionale nella campagna sul TTIP. C’è un’ottima collaborazione con padre Giorgio. Si continuano anche attività personali (mensa Caritas o altro).

Venegono: proseguiamo con gli incontri di Lettura popolare della Bibbia e si sono aggiunte molte persone. Quest’anno il tema è Le donne nella Bibbia. Ci sono due persone che si stanno preparando alla partenza: Barbara (attualmente in Portogallo per imparare la lingua) e Simone. Davide e Silvia si inseriranno in una comunità di ACF a Cerro Maggiore. Sosteniamo i seguenti progetti: CEDHOR, Casa del Bambino, orfanotrofio St. Jude. Stiamo iniziando un progetto di accoglienza rivolto a richiedenti asilo in una struttura ricevuta in comodato d’uso gratuito dai comboniani. Continuano le attività con Combinazione, in particolare con il Korocombo. Continuiamo a partecipare ad alcuni forum e tavoli presenti sul territorio (DES, immigrazione, nonviolenza, ecc.).

Palermo: continuiamo il cammino con dei punti fermi: la Lettura popolare della Bibbia, dei momenti assembleari mensili che ora si diraderanno un po’ nel tempo anche per l’esigenza di iniziare un cammino formativo per chi vuole avvicinarsi ai LMC. In alcuni momenti forti sono stati fatti percorsi specifici aperti in collaborazione con i comboniani e le comboniane. Ci sono poi dei momenti di festa utili per sensibilizzare e sostenere economicamente alcuni progetti. Ci sono le diverse ministerialità: stili di vita (laboratorio dei dolci e della birra, attività di formazione e informazione sugli stili di vita); immigrazione (si porta avanti un lavoro di analisi del territorio, c’è un progetto che vuole mettere in rete varie realtà del territorio, c’è un presidio che si porta avanti da alcuni mesi per sensibilizzare sulla realtà dei nuovi desaparecidos e la richiesta di alcuni cambiamenti legislativi); pastorale (formazione degli animatori, percorsi per i giovani tipo GIM, pastorale carceraria, catechismo per i bambini). Faremo un campo estivo itinerante (17-25 luglio) tra Palermo e Lampedusa. Proseguiamo l’accoglienza di una donna con bambina in collaborazione con il Comune.

Milano: mappatura di alcuni progetti in Africa e in Libano. L’idea è quella di utilizzare un’associazione per sostenerli. Il nostro gruppo è abbastanza diversificato e il fatto di costituirci in associazione può darci visibilità. Siamo circa 20/25 persone.

Bari (riportato da Teresa): si stanno incontrando e stanno pensando se collegarsi al gruppo del coordinamento.

2. Commissione AM/EV

Ci eravamo lasciati all’Assemblea nazionale con la volontà di collaborare con i comboniani su alcuni temi comuni.

P. Giorgio: c’è questo sogno di corresponsabilità sulle ministerialità tra laici e religiosi. Fare insieme è importante per il senso del nostro essere missionari comboniani, fa bene alla missione e a noi. Dal 1° luglio sono segretario della commissione AM/EV (Animazione Missionaria/Evangelizzazione) ora diventata segretariato missione. Questa commissione è composta anche da p. Celestino Seabra, p. Gianni Capaccioni, p. Massimo Robol, p. Giorgio Poletti, p. Venanzio Milani e p. Fernando Zolli. Gli ambiti di intervento sono 5: giustizia e pace, migranti, laici missionari, comunicazione e media, animazione missionaria (CMD, parrocchie, scuole). Siete invitati di diritto all’assemblea nazionale che si tiene una volta all’anno per verifica e programmazione, per camminare insieme. Ci piacerebbe una vostra presenza nei cinque settori. Migrazioni: stiamo pensando al simposio di Limone, un lavoro di mappatura su come operano i vari gruppi coi migranti. Giustizia e Pace: sottende a tutte le attività missionarie secondo il carisma comboniano. Cerca di intervenire, in rete con altre realtà, su svariate tematiche socio-politiche. Laici: riuscire a collaborare dove siano presenti LMC e religiosi e cercare di far nascere nuovi gruppi di LMC. Comunicazione e media: porta avanti la parte dell’informazione. La collaborazione può concretizzarsi nella vendita di riviste missionarie, ma anche in altre forme (testimonianze, condivisione del materiale – per esempio del museo africano di Verona – o altro). Animazione missionaria: nelle scuole e sul territorio.

Danila chiede se in ogni comunità religiosa ci debba essere un referente per i laici.

P. Giorgio dice che è lasciato alla sensibilità della singola comunità. Ma ora stanno rivedendo i vari statuti e verrà ribadita l’importanza di averlo. Anche negli atti è citata l’importanza della collaborazione coi laici.

Tony: sarebbe importante che su queste commissioni si facessero dei nomi. Sull’aspetto della migrazione è stato coinvolto Alberto di Palermo; Marco di Venegono e Chiara di Bologna sono disponibili a entrare nella commissione giustizia e pace; per l’animazione missionaria c’è Donatella; per la comunicazione non c’è ancora un nome fisso, ma verrà scelto.

Donatella: pensare ad una tematica e ad un redattore di Nigrizia che possa partecipare ad alcuni momenti formativi nei vari gruppi. Si potrebbe inoltre proporre le riviste come strumento per l’animazione.

Andrés: mi sembra che nell’Assemblea nazionale fosse emersa la possibilità di un confronto per ripensare Nigrizia. Sarebbe importante un incontro per ripensare come proporre la rivista, suggerendo modalità e idee.

Barbara: da comunicatrice credo che sia importante uscire dall’essere una testata di nicchia… Bisogna aprirsi alle grandi testate.

A seguito di questi due ultimi interventi, Andrés e Barbara si candidano a pieno diritto ad essere i referenti per la commissione comunicazione.

Tony: sento l’importanza di avere una formazione comune tra i vari gruppi. Naturalmente incontrarsi è impossibile quindi si potrebbe pensare a del materiale da diffondere ai vari gruppi.

Donatella: io ho presente di alcune catechesi fatte e diffuse in streaming o su YouTube.

P. Giorgio: si potrebbe alternare un anno l’Assemblea e un anno l’incontro di formazione.

3. (si decide di affrontarlo domani, vista l’ora tarda)

4. Varie ed eventuali: (primo giorno)

– L’équipe GIM di Padova chiede una testimonianza ai LMC. Si offrono i laici della comunità Malbes.

– Campo itinerante Verona-Limone sul Garda (5-14 agosto): parteciperanno Carlo Fiori di Venegono e Chiara Battacchi di Bologna.

– Forum Sociale Mondiale a Montréal: parteciperanno padre Fernando Zolli e un redattore di Nigrizia. Tony riferisce che a Tunisi era stato molto interessante. C’era una partecipazione consistente della famiglia comboniana e anche il forum comboniano era stato positivo. La partecipazione di qualche LMC è molto difficile per ovvi motivi, un’eventuale disponibilità verrà comunicata a p. Fernando.

– Laici in missione: l’esperienza di Emma adesso sta andando molto bene. Ha pensato anche di prolungare il mandato ma non è possibile per motivi di visto. Rientrerà quindi a dicembre. È molto coinvolta nella pastorale carceraria.

Viene letta una parte della valutazione dei tre anni di Marco e Valentina. Tra le varie sottolineature fatte, si ritiene che tra le più importanti c’è quella di curare attentamente la comunità in cui i laici vengono inseriti.

Viene spiegato il percorso di formazione che sta facendo Barbara e il lavoro che svolgerà in Mozambico.

Termina la prima giornata di lavori alle 19.00. Domani si riprenderà alle 9.00.

3. Assemblea europea in Portogallo

Si svolgerà dal 21 al 27 agosto a Viseu. Il primo giorno di lavori ci sarà un’introduzione e la presentazione dei gruppi; nei giorni successivi si tratteranno i 6 temi del programma dell’Assemblea. È previsto un giorno di turismo/convivialità.

a) Adesioni: Lecce (2/3 persone), Firenze (Rosanna + forse qualcun altro), Palermo (4 persone), Bologna (?); Verona no, Milano (1 o 2); Padova (non si sa), Venegono (8/9 adulti + svariati bambini).

b) Presentazione: il primo compito che abbiamo come LMC italiani/e è pensare alla preparazione della nostra realtà. Si ritiene opportuno sottolineare la nostra peculiarità dell’essere LMC anche in Italia, del fare la formazione e la missione indipendentemente dal fatto che una persona intenda partire oppure no. Presentare i vari gruppi con una presentazione che riassuma le nostre attività. Per questo ciascun gruppo deve scrivere al coordinamento dieci righe entro il 2 maggio che verranno poi assemblate (farà Tony). Nella presentazione dovranno uscire le nostre ministerialità, l’organizzazione, il rapporto con la famiglia comboniana, ecc.

Si apre uno scambio di opinioni sul documento preparato dalla commissione europea e sottoposto ai vari Paesi in preparazione dell’Assemblea.

Tony dice che dal documento si evince una struttura un po’ complessa e le domande guidano un po’ nella direzione voluta da chi sta ai “vertici” di questa struttura.

Teresa: i punti sono più o meno gli stessi delle altre Assemblee.

Andrés dice che non c’è questa rigidità secondo lui e ci si può comunque ritrovare nei punti che si trovano nel documento. Anche le nostre strutture sono abbastanza simili a quelle proposte da Maia. Potrebbe essere utile riportare in Assemblea questa struttura per dire che anche in Italia si è camminato in questo senso.

Barbara: il fatto che le domande siano simili a quelle degli anni precedenti penso che sia dovuto al fatto di voler fare una verifica e un aggiornamento sullo stato dei diversi Paesi.

Marco: si potrebbe riprendere l’ultima Assemblea e dire cosa è cambiato.

Danila: ci sono elementi simili ma non uguali. Le parole hanno il loro peso: direttivo è diverso da coordinamento. La sensazione è di voler infilare tutto in un imbuto. La struttura può far perdere il valore della formazione dalla base. Dobbiamo essere determinati nel difendere la nostra storia e la nostra modalità che potrebbe arricchire anche gli altri Paesi.

Donatella: per far comprendere la situazione dell’Italia si potrebbero usare i numeri che ci aiutano a vedere meglio le realtà.

Andrés: alcune strutture sono conseguenze logiche della realtà che esiste nel Paese. È meglio far vedere che anche da noi esiste una struttura nata da esigenze di tipo pratico.

Silvia: è importante il supporto di Comboni nel documento proposto… Credo sia importante trovare dei punti di unione a partire dalle differenze ma anche dalle caratteristiche che ci uniscono alla radice.

Rosanna: dobbiamo fare una presentazione molto tranquilla in cui sottolineare le ricchezze del nostro percorso. È importante che facciamo conoscere le nostre ricchezze più che sottolineare le differenze.

Carla: un nostro punto di forza è la corposità… Grazie ad una presenza numerosa possiamo far vedere la nostra realtà e arricchirci reciprocamente. Per quanto riguarda la parte economica, la differenza sta nella storia e nel contesto. Concordo sul fatto di sottolineare i punti di unione.

Fabio: in Italia i LMC nascono dal GIM come evoluzione della famiglia comboniana; poi alcuni decidono di partire e altri no, ma si sostengono a vicenda. Per la formazione si potrebbero pensare argomenti simili.

Barbara: se originariamente si parlava di missione ad gentes, ora la realtà è cambiata e quindi dovremmo interrogarci su come noi viviamo questo fenomeno dell’immigrazione.

Eileen: alcune domande sono un’esigenza del Comitato centrale che vuole sapere cosa pensiamo.

Teresa: è importante, nel preparare l’Assemblea, che ci diciamo con quale idea comune arrivare a Viseu.

Tony: non credo sia il caso di rimandare ai vari gruppi la risposta alle varie domande. Come coordinamento possiamo fare una piccola commissione che definisce le “risposte”.

Andrés: individuare le similarità (es. i partenti) e le peculiarità (vita comunitaria, ministerialità).

c) Giorno della formazione: ad ogni Paese sono stati affidati uno o due temi. Compito dei LMC di ogni Paese è pensare ad una modalità con cui organizzare quella mezza giornata dedicata al tal tema, in modo da facilitare la condivisione e magari offrire degli spunti di riflessione.

Durante la discussione viene fuori che la formazione non è solo quella del partente ma anche quella di chi rimane in Italia e porta avanti una formazione permanente. Visto che esistono i GIM anche negli altri Paesi è importante capire come i LMC si interfacciano con loro.

Si formano tre gruppi di lavoro:

– presentazione: Tony raccoglierà le brevi indicazioni provenienti dai vari gruppi e svilupperà una presentazione unica toccando soprattutto alcune tematiche (storia, organizzazione, ministerialità, comunità e partenti, famiglia comboniana);

– punti comuni per le sei domande: si decide di interpellare i vari gruppi su economia, formazione, comunicazione, famiglia comboniana. Mentre organizzazione e identità si ritiene che si possano riassumere senza interpellare i gruppi. I vari gruppi devono inviare un po’ di materiale entro il 2 maggio;

– formazione: Venegono e Milano penseranno a come gestire la mezza giornata di Assemblea sul tema formazione.

4. Varie ed eventuali: (secondo giorno)

a) Nella Commissione europea viene sostituito Federico Veronesi con Marco Piccione.

b) Facebook: creare una pagina a livello nazionale? Eileen propone Antonio di Bologna che verrà poi confermato e affiancato da qualcun altro.

c) Contributo casa: p. Massimo riporta che p. Fernando gli ha detto che il contributo per chi soggiorna in questa casa è di 35 € a testa. Tony dice che gli era sembrato di capire che i vari superiori delle case avessero espresso il desiderio di sostenere il cammino dei laici e venirci incontro anche economicamente, ospitando i nostri incontri di coordinamento.

Si dice che c’è stato un errore di comunicazione. Si decide di raccogliere un contributo libero per questa volta.

Il prossimo incontro del coordinamento sarà via Skype l’8 giugno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.