Incontro tra laici missionari

Incontri e Assemblee | 03 Apr 2011

Bevera, 12 marzo 2011

Presenti: Maurizio e Luisa Mazzoleni (Pime), Paolo Volta (Saveriani), Raffaella Besana e Fabio Limonta (Consolata), Samuele Gallazzi e Silvia Lombardi (Comboniani).

L’idea di questo primo incontro nasce dall’esigenza di conoscersi e di scambiare esperienze e cammini missionari che ci accomunano. Esigenza che rispetta la specificità di ciascuno ma che non esclude punti di contatto comuni all’interno del variegato mondo missionario.
C’è stata una breve presentazione di ciascuno e del tipo di attività nel proprio istituto missionario.

Luisa e Maurizio Mazzoleni:

Dopo un’esperienza di 13 anni in diversi Paesi dell’Africa con il Cuamm, soprattutto Mozambico e Tanzania, al loro rientro negli anni ’90 sono entrati in contatto con il Pime per collaborare con l’Associazione Laici Pime il cui scopo è la formazione e l’invio di laici nelle missioni. Maurizio, tecnico di radiologia in pensione; Luisa, casalinga. Hanno due figli grandi, nati in Mozambico.

Samuele Gallazzi:

Sposato con Michela, ha due bimbi e lavora nel campo informatico.
Ha cominciato il cammino con il gruppo laici 7 anni fa, dopo un periodo di “riflessione”.

Silvia Lombardi:

Sposata con Davide, ha due bimbe. Infermiera, ha fatto esperienze estive in Mozambico e Benin.

Fabio Limonta:

Sposato con Sabrina, ha una figlia. Impiegato tecnico-commerciale. Servizio missionario tra il 2001 e il 2003 in una missione saveriana in Giappone.

Raffaella Besana:

Sposata con Joseph, tre figli (1 maschio, 2 femmine); tornati la scorsa estate da tre anni di servizio come laici missionari in Colombia, regione del Cauca.

Paolo Volta:

Medico, sposato da 35 anni con Giovanna e nonno da 8 anni. Esperienza di 4 anni e mezzo in Congo a Goma. Vivono in una piccola fraternità con un’altra coppia che ora ha lasciato.

Presenza e attività nei rispettivi movimenti

Pime

L’Istituto ha fondato 20 anni fa l’Associazione Laici Pime (ALP) con la finalità di preparare e inviare laici nelle missioni per un servizio dai 3 (Africa) ai 5 (Asia) anni.
Collaboriamo nell’associazione da circa 18 anni.
L’ALP è strutturato con un Direttivo, composto da cinque laici rientrati dalle missioni e da un Assistente spirituale, e nominato dalla Direzione Regionale per due anni.
Questo Direttivo prepara il percorso formativo con tematiche ecclesiali e missionarie e, attraverso colloqui personali, individua le caratteristiche dei candidati. A questi stessi viene proposta una visita di conoscenza alla missione dove potrebbero impegnarsi per lungo periodo.
L’invio di laici è successivo alla richiesta del missionario, confermata e condivisa dalla Regione di appartenenza dello stesso.
La Regione Italia e l’ALP hanno elaborato delle “Linee guida” che sono i criteri fondamentali a cui ci si ispira per collaborare nella realizzazione del carisma dell’Istituto.
Prima dell’invio, la formazione viene completata con la preparazione linguistica e con la partecipazione al CUM di Verona.
Il Direttivo cerca di accompagnare i laici in missione e il coordinatore del Direttivo, durante il suo mandato, visita almeno una volta tutte le missioni dove sono presenti i laici.

Comboniani

In passato alcuni laici hanno fatto esperienza di vita comunitaria. Da 7 anni si è costituito un gruppo giovane.
Inizialmente il gruppo si autogestiva nelle case private poi ha cominciato ad incontrarsi nella casa dei Comboniani a Venegono.
Gli incontri sono mensili e il gruppo è formato da 12 coppie e figli. Da quest’anno si è proposto il metodo della Lettura popolare della Bibbia. Ci sono altri gruppi in Italia: Firenze, Lecce, Palermo…
Il nostro gruppo ha costituito l’associazione Combinazione soprattutto per raccogliere fondi da destinare a progetti missionari.
C’è il coordinamento nazionale che si riunisce un paio di volte all’anno.
Il percorso formativo per chi vuole partire ha queste tappe: cammino di almeno 1 anno con una comunità religiosa ed un gruppo laicale; esperienza comunitaria in una comunità di ACF; corso al CUM.
Attualmente c’è una coppia in Brasile, un laico in Zambia e un’altra laica in Uganda che presto sarà raggiunta da un’altra coppia che attualmente si sta preparando vivendo in una comunità di ACF. La durata all’estero è di 3 anni rinnovabili.
Si vorrebbe favorire delle presenze significative in Africa, America Latina e Asia.
Il momento attuale è di crisi anche nell’Istituto.

Consolata

Ci sono attualmente 4 comunità (comunità “di Spirito”, non sono comunità di vita) di laici, a Bevera (LC), Torino, Martina Franca (TA) e Nervesa della Battaglia (TV), con un numero di membri da 4 a 21, che condividono il carisma dell’Istituto.
Per far parte della comunità è necessario un cammino di condivisione e formazione di due anni.
In caso di partenza di un membro o di una famiglia della comunità, è richiesto un anno circa di formazione che può prevedere un corso al CUM di Verona e prevede sempre lo studio della lingua e dei vari aspetti del Paese in cui si viene inviati.
Il discernimento è fatto all’interno della comunità con l’accompagnamento di un religioso.
Le partenze sono avvenute solo in 2 comunità su 4. Chi parte dalla comunità di Bevera sottoscrive un contratto firmato dai Superiori delle Regioni (in altri istituti si usa il termine “Province”) inviante e ricevente e dal presidente della LMC Onlus (fondata dalla comunità), un patto morale con l’istituto e la convenzione CEI tra vescovo della diocesi inviante e vescovo della diocesi di destinazione.
Le spese di invio, permanenza e rientro sono ripartite tra Regione inviante, Regione ospitante e comunità laici inviante. Assicurazione sanitaria e oneri sociali sono, almeno parzialmente, coperte dalla convenzione CEI.
Nella comunità di Bevera, ogni membro si autotassa per il 3% del reddito, che viene versato alla LMC Onlus e inviato ai laici in missione per il loro sostentamento.
Le attività svolte in missione possono essere sia di natura tecnica sia di natura pastorale.
Dall’Italia ci sono state 14 partenze con durata della permanenza in missione da un minimo di 1,5 anni a un massimo di 7.
I LMC sono impegnati in varie attività nelle case dei Missionari della Consolata: formazione di Giovani e Adolescenti, animazione missionaria, Migranti, Commercio equo, GAS, Giustizia&Pace, corali, raccolte fondi per progetti in missione, ecc.
Oltre a questi impegni, la vita delle comunità prevede momenti di preghiera, di formazione, incontri tecnici e momenti di condivisione.
Dal 2003 esiste un coordinamento italiano che si incontra 3 volte all’anno.
Esiste un coordinamento europeo che si incontra ogni 2 anni.
Nel 2008 è stato approvato uno Statuto europeo.
Ci sono 2 comunità in Portogallo, da cui sono partite una dozzina di persone e 3 comunità in Spagna, con età media più alta, da cui sono partite una trentina di persone nell’arco degli ultimi 20 anni.
In Veneto, da 5 anni, una famiglia LMC, a cui da qualche mese se ne è aggiunta una seconda, condivide una casa con due religiosi e si dedica ad attività di animazione missionaria.
In Italia ci sono anche 3 gruppi di laici missionari legati alle Missionarie della Consolata.
Nel gennaio 2011 si è tenuto il primo convegno internazionale con rappresentanti di 14 Paesi in 3 continenti. Esistono circa una quarantina di gruppi in tutto il mondo, tra laici legati ai Missionari e laici legati alle Missionarie. Il livello di organizzazione e attività varia molto da Paese a Paese.

Saveriani

Il laicato saveriano esiste da 20 anni e la sua composizione si caratterizza come “famiglia dei laici missionari” a cui si partecipa con un cammino di formazione di 2 anni e per coloro che intendono prestare il loro servizio all’estero ci sono altri 2 anni. Quindi la formazione del laico saveriano è di 4 anni, in quanto si è parte della famiglia in ogni situazione, qui e altrove.
In Italia ci sono diversi gruppi, Salerno, Desio, Cremona, Parma e negli anni 1996-97 tutti i gruppi esistenti hanno formato un movimento nazionale sulla base di uno statuto.
Ci sono gruppi anche all’estero: Messico, Brasile, Colombia, Spagna…
Questa “famiglia” si caratterizza per l’autonomia economica, un discorso paritario e la condivisione spirituale e pastorale.
L’organizzazione si esprime anche nel Consiglio nazionale che si riunisce una volta ogni due mesi e la sua composizione è di un membro per ogni gruppo più 2 scelti tra tutti (7 persone).
A Parma c’è la casa dei laici saveriani che accoglie persone in difficoltà, sia quelle ai margini della Chiesa o in situazioni sociali particolari (divorziati, separati, gay, ecc.).

Prossimo incontro sabato 24 settembre 2011, alle ore 15 al Centro PIME in via Mosè Bianchi 94 – Milano.

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