LA CENA DEL SIGNORE È ESPRESSIONE DELLA COMUNITÀ
Canto iniziale: Tu sei
(I bambini portano il lievito, il sale, l’acqua e la farina che ci serviranno durante la giornata)
Salmo 33
Esultate,
o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti è bella la
lode.
Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci
corde a lui cantate.
Cantate
al Signore un canto nuovo,
con arte suonate la cetra e
acclamate,
perché retta è la parola del Signore
e fedele
ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il
diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.
Dalla
parola del Signore furono fatti i cieli,
dal soffio della sua
bocca ogni loro schiera.
Come
in un otre raccoglie le acque del mare,
chiude in riserve gli
abissi.
Tema
il Signore tutta la terra,
tremino davanti a lui gli abitanti
del mondo,
perché egli parlò e tutto fu creato,
comandò
e tutto fu compiuto.
Il
Signore annulla i disegni delle nazioni,
rende vani i progetti
dei popoli.
Ma il disegno del Signore sussiste per sempre,
i
progetti del suo cuore per tutte le generazioni.
Beata
la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha
scelto come sua eredità.
Il
Signore guarda dal cielo:
egli vede tutti gli uomini;
dal
trono dove siede
scruta tutti gli abitanti della terra,
lui,
che di ognuno ha plasmato il cuore
e ne comprende tutte le
opere.
Il
re non si salva per un grande esercito
né un prode scampa per
il suo grande vigore.
Un’illusione
è il cavallo per la vittoria,
e neppure un grande esercito può
dare salvezza.
Ecco,
l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo
amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di
fame.
L’anima
nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
È
in lui che gioisce il nostro cuore,
nel suo santo nome noi
confidiamo.
Su
di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.
Preghiamo insieme
Signore!
Nel silenzio di questo giorno che inizia,
vengo a
chiederTi
la pace, la saggezza, la forza;
voglio guardare
oggi il mondo
con occhi pieni di amore,
essere paziente;
comprensivo, mite e prudente;
vedere al di là delle
apparenze i tuoi figli come Tu stesso li vedi;
e così non
vedere che il bene in ciascuno.
Chiudi le mie orecchie
ad
ogni calunnia e mormorazione.
Frena la mia lingua da ogni
malevolenza,
che solo di benedizioni si riempia il mio spirito.
Che io sia così buono e allegro,
che quanti si
avvicinano a me
sentano la Tua presenza.
Rivestimi della
Tua bellezza, o Signore;
e fa’ che nel trascorrere di questa
giornata, io Ti riveli a tutti.
Amen!
Canto: Il pane
Momento della memoria
Chi vuole può attaccare sul cartellone il proprio biglietto sul quale ha indicato ciò che manca oppure ciò che vuole offrire alla comunità, poi prende un mestolo di farina bianca o nera e la mette nella ciotola vuota.
(Ogni 3 biglietti cantiamo “Nada te turbe”)